Nel 2023 MD investe 180 milioni per crescere. Focus sul Centro Italia
Nel 2023 MD investe 180 milioni per crescere. Focus sul Centro Italia
- Information
di Emanuele Scarci
MD supera un difficile 2022 nonostante l’impatto nel carrello di caro energia, commodity e inflazione.
L’ultimo Osservatorio Mediobanca sulla Gdo ha ipotizzato che l’anno
scorso solo un retailer su
due sia riuscito ad assorbire gli aumenti dei costi operativi senza portare in
negativo la marginalità.
Un rischio molto lontano da MD che nel
2022 ha realizzato ricavi per 3,4 miliardi di euro (+11%) e un Margine
operativo lordo di 191,5 milioni, pari al 5,75% del fatturato contro il 6,28%
dell’esercizio precedente. L’azienda ha perso poco più di mezzo punto, ma, escludendo
i rincari dell’energia, il Mol normalizzato sale a 202,17 milioni e l'incidenza al 6,07%. L’utile
netto è stato di 72,4 milioni (70,5 milione nel 2021) mentre il patrimonio
netto aziendale è cresciuto di oltre il 10% a 513 milioni. Gli investimenti hanno
sfiorato i 200 milioni. I dati di bilancio sono stati comunicati nel corso di
una presentazione a Milano.
La corsa
MD è la terza catena discount italiana
per fatturato, dopo Eurospin e Lidl, e seconda per rete commerciale, con 800 pdv (di cui 552 a gestione diretta), davanti a Lidl che
ne conta 715. Nell’Osservatorio Mediobanca, MD si conferma campione di
crescita tra il 2017 e il 2021 grazie a un incremento medio annuo dei ricavi quasi
a doppia cifra: +9,7%, “ma anche per redditività degli investimenti e del
capitale proprio” ha sottolineato Maria Luisa Podini, ceo e vice presidente di
MD.
L’erosione del margine nel 2022 si
spiega anche con “il fatto che rispetto al +13% di aumento dei prezzi delle
forniture - ha detto il presidente Patrizio Podini - ne abbiamo assorbito il 2%”.
Quale il trend del 2023? “Nelle prime 14 settimane - ha sottolineato Giuseppe
Cantone, direttore commerciale di MD - le vendite dei discount, a parità di
rete e valore, sono cresciute del 7,4%. MD ha fatto un po’ meglio, l’8%.
Sostanzialmente però siamo tutti lì”.
Il peso dell’energia
Sulla ripresa della performance nell’anno in corso, Maria Luisa Podini ha frenato. “Attenzione - ha detto, a margine dell’evento - sarà un anno ancora più difficile del precedente. In particolare, peserà soprattutto il maggior costo dell’energia che abbiamo contrattualizzato nel 2022. Quanto alla redditività è probabile che nel 2025 si proceda alla realizzazione dello spin off immobiliare (terreni e fabbricati sono valutati 272 milioni nel bilancio 2021 ndr) e a quel punto il margine schizzerebbe oltre il 7%”.
Le incognite legate all’evoluzione
dell’inflazione e all’erosione del potere d’acquisto delle famiglie "renderanno i prossimi 5 anni pesanti per tutti i player - ha sottolineato Patrizio
Podini -. Per questo ha
meno senso annunciare l'obiettivo dei mille pdv, ma MD non si ferma. Quest’anno prevediamo
investimenti per oltre 170 milioni destinati all’apertura di 38 nuovi negozi,
di cui 28 diretti e 10 in affiliazione, oltre al proseguimento del piano di ammodernamento
della rete e della formazione del personale”. Ogni anno MD chiude una quindicina
di pdv per trasferimenti o razionalizzazioni. I prodotti di marca in MD arrivano al massimo al 4% dell'offerta. La quota dell'insegna nell'intero mercato della distribuzione moderna arriva al 3,4% e nel canale discount fra il 15 e il 16%.
Dove punta la crescita di MD? “Soprattutto sul Centro Italia - ha risposto l’imprenditore
-. A fatica, cresciamo in Emilia Romagna, ma nel mirino abbiamo Umbria e
Toscana, con aperture prossime a Pisa, Spoleto, Caserta, Roma. E prima o poi si porrà la necessità di costruire un deposito in queste
regioni perché è troppo lontano e dispendioso servirle da Bari o Gricignano".
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