La grappa rimane il distillato "principe" dell’intero settore, con 16.500.000 litri venduti in Italia. E questo, nonostante il calo di produzione legato alla riforma Ue e le difficoltà congiunturali che hanno colpito il settore alberghiero e della ristorazione, canali essenziali per il settore.

Buone notizie dall’export, dove si è registrato un incremento del 5,6% degli scambi internazionali. I Paesi che prediligono la nostra grappa sono Germania, Svizzera, Austria in Europa. I mercati extra Ue più solidi sono rappresentati da Stati Uniti e Canada. Molto interessanti anche Russia, India e Cina.

Sul fronte degli altri distillati, va segnalato una flessione per l’acquavite da uva e da vino, mentre volano le acquaviti da frutta, con una crescita del 41% dei livelli produttivi e quasi un 25% in più di esportazioni.