Nel 2020 il Gruppo Nestlé ha creato 4 miliardi di euro di valore condiviso in Italia (pari allo 0,24% del PIL), garantendo un importante contributo al sistema-Paese in un anno fortemente segnato dalle ripercussioni socioeconomiche dell’emergenza Coronavirus.

Lo studio “Nestlé crea valore per l’Italia” calcola, infatti, che in Italia 1 euro di valore condiviso creato da Nestlé in fase di produzione ne generi 3,9 sull’intera filiera, con un significativo impulso anche sull’occupazione, grazie a un effetto moltiplicatore che, per ognuno dei 4.600 dipendenti del Gruppo, genera 12 posti di lavoro in Italia.

I dati confermano la centralità dell’Italia nelle strategie di crescita e di sviluppo del Gruppo, che continua a investire secondo un modello di business sempre più orientato alla sostenibilità, sia essa economica, sociale o ambientale.

Riconoscendo infatti la profonda interconnessione tra la crescita del contesto esterno e la crescita aziendale, nel 2020 Nestlé ha effettuato donazioni per un ammontare di 11,5 milioni di euro (5 volte superiori al 2018), ma è anche ricorsa a nuovi strumenti per supportare fornitori e clienti in difficoltà a causa del difficile contesto pandemico. A queste iniziative indirizzate a soggetti esterni all’azienda si aggiungono, sul fronte interno, anche le misure per tutelare il potere d’acquisto dei propri collaboratori e la loro salute psico-fisica. Il Gruppo ha investito oltre 10 milioni di euro per supportare le proprie persone durante la pandemia attraverso servizi di consulenza medica e specialistica, fornitura di kit smart-working e il riconoscimento del bonus produzione più alto degli ultimi anni.

L’impegno di Nestlé di investire e creare valore in Italia proseguirà anche nei prossimi anni attraverso un piano di investimenti di oltre 200 milioni di euro per il triennio 2021 – 2023 con l’obiettivo di continuare a favorire l’innovazione e trasformare gli stabilimenti del Gruppo in veri e propri hub con capacità internazionale, che coniughino eccellenza alimentare e sostenibilità.

Altrettanto significativi sono gli sforzi che il Gruppo sta compiendo a livello globale per la salvaguardia del nostro pianeta, dall’utilizzo entro il 2025 di packaging 100% riciclabile o riutilizzabile, al raggiungimento delle zero emissioni di CO2 entro il 2050 (con riduzione del 50% entro il 2030), fino agli impegni per incentivare l’agricoltura rigenerativa lungo tutta la filiera e la transizione verso fonti di energia rinnovabili. L’Italia si conferma tra le capofila del Gruppo grazie agli importanti risultati già raggiunti quali, ad esempio, il 96% di imballaggi già riciclabile e una riduzione del 45% delle emissioni di CO2 negli ultimi 10 anni.