Con l’avvio della Fase2 si sono riaperti i cantieri ed Esselunga ha ricominciato a lavorare sullo sviluppo dei negozi La Esse, l’insegna ipertecnologica che punta al servizio di prossimità nei centri cittadini, una formula che nel periodo di lockdown (ma anche in questa fase) è uno dei volanti del business futuro del gruppo con 8,1 miliardi di ricavi e 161 supermercati. La formula La Esse – riporta corriere.it - aveva visto fin qui la prima apertura in Corso Italia a Milano. Ora il progetto guarda all’inaugurazione di almeno una decina di punti vendita entro la fine dell’anno, molti dei quali a Milano, la città che ha vissuto in modo più forte l’emergenza.

La formula: più piccolo del classico supermercato Esselunga, e soprattutto omnicanale, per soddisfare i nuovi bisogni dei clienti nella spesa quotidiana. C’è un bar dove si potrà tornare a pranzare (ora il cibo è da asporto) e le ordinazioni si effettuano attraverso un totem digitale. Ma, una delle novità è che si può ritirare in appositi locker la spesa fatta online scegliendo tra oltre 15mila prodotti. Resta comunque la presenza di un supermercato dove si può direttamente fare la spesa ma le casse sono state abolite. Per pagare, il cliente inserisce la spesa in un vano apposito e il sistema riconosce in automatico i prodotti e calcola l’importo finale, tagliando i tempi.

Si tratta di un modello diverso che che ha avuto buon gioco nelle fasi dell’emergenza durante la quale ha impattato sul business il divieto di spostamento tra Comuni. Da qui la volontà di accelerare gli investimenti del gruppo che nel 2019 ha investito 300 milioni, un ritmo che si punta a mantenere anche quest’anno.