di Emanuele Scarci

Fratelli Arena chiude un buon 2022 nonostante le difficoltà di un anno segnato dalle bollette roventi dell’energia e dall’inflazione a due cifre.

Nel 2022 il retailer siciliano ha realizzato un valore della produzione di 1,03 miliardi di euro e un utile netto di circa 38 milioni di euro. Per il triennio 2023-2025, il nuovo Piano industriale prevede investimenti per circa 130 milioni.
Più in dettaglio, Fratelli Arena ha registrato un incremento del fatturato alle vendite di 915,7 milioni, +9,5%. L’aumento dei costi ha inevitabilmente eroso la marginalità: l’Ebitda è stato di 67,4 milioni, -7%. Quindi l’incidenza sulle vendite è scesa dall’8,6% al 7,3%. L’utile netto è di 38,6 milioni, con un decremento di 4,7 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Un punto di forza del retailer, guidato da Giovanni Arena, sono i prodotti a marchio delle insegne Decò e SuperConveniente: l’incidenza è intorno al 20% del fatturato dei prodotti confezionati. Ulteriori incrementi sono stati registrati anche nel primo quadrimestre del 2023. L’azienda catanese aderisce alla centrale VéGé.

Alte vendite

Fratelli Arena può vantare un elevato Roi (ritorno sull’investimento): 7.600 euro di fatturato per metro quadro di superficie di vendita.
Gli investimenti nel 2022 sono stati di 53,6 milioni e sono stati impiegati principalmente per l’acquisizione e la realizzazione del polo logistico integrato e della nuova sede direzionale. Nel 2021 i debiti finanziari del Gruppo Arena (rilevati da Mediobanca) ammontavano a 95 milioni e le immobilizzazioni nette a 180 milioni. La società siciliana fa parte di quella pattuglia di retailer regionali emergenti individuata da Mediobanca e che promettono di andare lontano.
Fratelli Arena conta su una rete di 180 punti vendita (fra Sicilia e provincia di Reggio Calabria) ad insegne Supermercati Decò, Maxistore Decò, Superstore Decò, Iperstore Decò, Gourmet Decò, Local Decò, SuperConveniente, IperConveniente e NonSoloCash. Gli addetti sono oltre 2.500.