La Gdo del Nord Est riceverà la merce via mare, almeno per quanto riguarda il non food e gli alimentari a lunga conservazione provenienti dai mercati più lontani che non possono sostenere i costi proibitivi del cargo aereo. È quanto dovrebbe accadere con la realizzazione del terminal portuale d’altura che verrà costruito al largo della Bocca di Malamocco, a Venezia, da dove poi dovrebbero partire i collegamenti con i terminal di terra e da qui lo smistamento delle merci sul territorio.

A vincere il bando di gara, proposto dalla Venice Newport Container and Logistics è stata la newco formata da due società d’ingegneria, la britannica Halcrow e l’italiana Idroesse che ha sede a Padova ed è specializzata nei trasporti, infrastrutture, ambiente ed energia.

A dispetto della crisi i trasporti containerizzati di merci destinate al mercato italiano continuano a salire in quanto aumentano i consumi di prodotti a basso costo provenienti dalle aree orientali. Resterà da vedere se il porto dell’Alto Adriatico, che non sarà un hub, riceverà navi rifornite di container dal grande scalo calabrese di Gioia Tauro in crisi o dai megaporti del Nord Africa (Tangeri in Marocco e Alessandria in Egitto) che intercettano buona parte delle merci che transitano dal Canale di Suez.

Gli hub della costa sud del Mediterraneo sono cresciuti parecchio in questi anni grazie a un costo del lavoro molto inferiore rispetto a quello italiano e a investimenti pubblici che nel nostro Paese sono venuti a mancare.