Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 20 Marzo 2023 - ore 12:00
No al greenwashing: questa è oggi la parola d'ordine di una società che sposta i capitali dalle coop ricche, verso quelle piccole o nascenti.
Fini è stata oggetto di un grande restyling: da maggio 2022 sono presenti a scaffale moltissime novità e ulteriori brand. Ecco quali.
....e forse arrivare a un reparto dotato di veri sommelier. Ma se questo è il futuro, ci sono molte altre azioni chiave, in pieno svolgimento.
Un pioniere e un leader. La multinazionale francese, specialista dell'alimentazione salutare, ha un fatturato che supera i 400 milioni di euro.
Il discount non food olandese cresce velocemente in Italia. In Francia, in 10 anni, ha superato i 700 punti vendita....
L’impresa multinazionale familiare italiana da oltre 70 anni produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo. La business unit food, il cui marchio di punta è Riomare, pone al centro valori come la selezione di ingredienti di qualità in grado di garantire un bilanciato apporto nutrizionale e che grazie a...
Un percorso di continua espansione e diversificazione ha portato l'azienda pugliese anche sui mercati esteri.
Materia prima di altissima qualità, formaggi Dop e prodotti bio, sono le punte di diamante della vasta offerta della cooperativa bellunese.
I partner sono dei migliori: Carrefour, Spar, Starbucks, Burger King, Kfc, Caffè Vergnano, Marr, Forno d'Asolo, come racconta Maurizio Mangione.
Il top manager conferma le tensioni in atto nel retail. Ma Selex Gruppo Commerciale ha mantenuto tutte le sue promesse.
Sicuramente il nuovo progetto di Aspiag è l'asso nella manica, un asso da 300 milioni. Ma il consorzio ha molte altre carte vincenti.
La famiglia Morando è stata l'inventrice del petfood made in Italy. E' oggi? Oggi continua a innovare e crescere, in Italia e all'estero.
Parte di gruppo Mulliez, la società sta compiendo una grande trasformazione, a partire da Merlata Bloom di Milano. Ecco i progetti...
Gilles Ballot: «Ci vuole la soluzione giusta per ogni consumatore, ma il discorso delle nostre filiere è sicuramente in prima linea».