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Tetra Pak investe sul consumo on the go

Tetra Pak investe sul consumo on the go
Paolo Maggi, managing director Tetra Pak South Europe

Tetra Pak investe sul consumo on the go

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Veronica Fumarola

Il ruolo del packaging va sempre più oltre la mera confezione. È uno strumento di comunicazione, è un servizio, ma anche un tassello fondamentale per la sostenibilità delle aziende. Ne è ben consapevole Tetra Pak, impegnata su scala globale a offrire soluzioni per il trattamento e il confezionamento degli alimenti in grado di valorizzare e differenziare i prodotti a scaffale e di garantire un’esperienza di consumo ottimale, sia at home sia fuori casa. E proprio su questo segmento si concentreranno gli sforzi per il 2025 dell’azienda, come anticipa in questa intervista Paolo Maggi, managing director Tetra Pak South Europe.

Numero dipendenti, uffici, paesi presidiati, fatturato. Quali sono i numeri più significativi di Tetra Pak?
Tetra Pak impiega 24.000 persone in oltre 160 paesi, conta 100 uffici vendite, 27 aziende presenti sui diversi mercati, 51 impianti di produzione, sei centri ricerca e sviluppo, sei centri di innovazione dedicati ai clienti e otto centri di formazione. Nel 2023 il fatturato dell’azienda a livello globale ha raggiunto 12,7 miliardi di euro. Nello stesso anno, abbiamo venduto 179 miliardi di confezioni e consegnato più di 2.300 processing units ai clienti di tutto il mondo.

Quali sono i principali trend che stanno caratterizzando il mondo del packaging?
La nostra attenzione è rivolta all’evoluzione delle abitudini di consumo che, a partire dal 2024, stanno premiando in maniera sempre più netta soluzioni di confezionamento pratiche, funzionali e sostenibili. In un mercato dinamico, crediamo, infatti, che sia fondamentale puntare sull’innovazione per anticipare i trend e supportare i nostri partner e clienti a soddisfare in modo efficace le richieste emergenti dei consumatori, che mostrano una consapevolezza sempre maggiore verso i temi di salute e benessere, ma anche un’attenzione particolare per soluzioni di packaging pratiche e sostenibili dal punto di vista ambientale. Per questo motivo, ci impegniamo costantemente nello sviluppo di confezioni sempre più avanzate, in grado di valorizzare e differenziare i prodotti a scaffale e di garantire un’esperienza di consumo ottimale, sia a casa che in movimento.

A quanto ammontano gli investimenti in ricerca e sviluppo?
Gli investimenti in ricerca e sviluppo, sempre a livello globale, ammontano a circa 100 milioni di euro l’anno e sono destinati principalmente all’innovazione per lo sviluppo di materiali alternativi. Questo include la sostituzione della plastica a base fossile, oltre alla massimizzazione dell'uso di materiali da fonti rinnovabili e di provenienza responsabile nelle nostre confezioni.

Sul finire del 2024 avete annunciato l’arrivo in Italia della nuova confezione a base di cellulosa senza la barriera in alluminio. Quanto manca al debutto nel nostro Paese?
Siamo ormai prossimi all’arrivo anche in Italia della prima confezione con barriera a base carta, l’unica soluzione di packaging nel settore dei cartoni per bevande con questa caratteristica distintiva. Un’innovazione che definirei epocale per il confezionamento alimentare e che rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso di sviluppo in cui la carta ha da sempre un ruolo centrale, in un’ottica di impiego responsabile, sostenibile e circolare.

Quali sono le principali innovazioni che introdurrete nel 2025?
Sempre in relazione alla nostra attenzione all’evoluzione delle abitudini di consumo e dell’impegno a supporto della crescita e dello sviluppo dei nostri clienti, quest’anno abbiamo scelto di puntare su due soluzioni ideali per il consumo on-the-go: Tetra Prisma Aseptic 300 Edge e Tetra Stelo Aseptic 200 Mind, che rispondono appieno alle richieste di praticità e funzionalità per un’ampia gamma di bevande, in particolare quelle del segmento salute e benessere. Centrale, poi, è sempre Tetra Recart, la confezione asettica per legumi, vegetali, preparati a base di pomodoro e pet food, che innova le modalità di preparazione in cucina grazie alle sue caratteristiche di praticità e facilità di utilizzo, per poi passare all’innovazione per antonomasia con la nuova confezione con barriera a base carta citata prima. I riscontri attesi sono, in maniera trasversale, più che positivi, grazie al riconoscimento e all’apprezzamento condiviso da parte dei nostri clienti del valore di una expertise globale coniugata con una presenza locale che ci permette di anticipare e declinare nuove tendenze proponendo soluzioni integrate di packaging, ma non solo.

Quali sono i principali risultati che avete raggiunto in ottica sostenibilità nell’ultimo anno?
Sicuramente uno degli impegni centrali della nostra attività è legato all’incremento dei tassi di riciclo dei cartoni per bevande. A questo specifico obiettivo, l’azienda destina globalmente circa 40 milioni di euro l’anno supportando attività di raccolta e riciclo e contribuendo a informare i cittadini in merito al loro ruolo fondamentale nella catena del valore del riciclo. L'impegno di Tetra Pak, quindi, è, e continuerà ad essere, lungo tutta la catena del valore: per questo l’azienda lavora da anni con diversi partner e con oltre 200 riciclatori in tutto il mondo, con coinvestimenti volti a migliorare le capacità di riciclo e iniziative per incrementare al riciclo. In Italia, l'attiva collaborazione con Comieco ha permesso negli anni di sviluppare la raccolta differenziata dei cartoni per bevande in tutto il Paese, con il supporto di numerose iniziative di comunicazione in diversi comuni italiani dedicate a informare i cittadini sulla corretta modalità di conferimento della confezione. Queste attività hanno contribuito a incrementare anno dopo anno i volumi di raccolta, consentendo nel 2024 l'avvio a riciclo di circa 39.000 tonnellate di cartoni per bevande.

Quali progetti avete attivato di recente in ottica sostenibilità? 
Uno degli ambiti di lavoro che ci vede attualmente impegnati in termini di sostenibilità ambientale, e più nello specifico di circolarità, è quello della valorizzazione del polyAl (la componente plastica e alluminio dei cartoni per bevande). Una materia prima seconda che sta continuando ad affermare il suo potenziale in progetti di grande rilievo. Tra questi, c’è sicuramente la nascita del pallet Noè da parte di Cpr System e Lucart, pallet realizzato prevalentemente con materiali ottenuti dal riciclo dei cartoni per bevande. Un progetto di filiera che trasforma scarti in risorse e innovazione in sostenibilità, dando vita a uno strumento fondamentale per le catene logistiche, riutilizzabile più volte e a sua volta riciclabile. In generale, possiamo dire che l’impiego del polyAl si sta affermando come un ambito di grande interesse, al centro anche di nuove sinergie tra diverse industry. Basti pensare alla notizia degli ultimi giorni relativa all’implementazione di questo materiale nei rivestimenti interni della nuova Grande Panda Fiat.

Quali obiettivi di crescita e produzione vi ponete per il 2025?
Il nostro obiettivo per quest’anno è quello di continuare a supportare i nostri clienti, mettendo a loro disposizione il nostro approccio end-to-end, un ecosistema di soluzioni che va dal packaging, alla lavorazione degli alimenti, fino ai servizi per aumentare l'efficienza, ottimizzare i costi e mantenere una qualità e una sicurezza alimentare costanti durante tutti i processi produttivi. Tutto questo con l’ambizione di creare sinergie lungo la filiera agroalimentare nazionale per dare vita a nuovi progetti in ottica di sostenibilità ambientale sul tema della circolarità, di sostenibilità economica per la valorizzazione di alcuni comparti e di sostenibilità sociale con iniziative dedicate alla riduzione dello spreco alimentare.

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