Agribologna, innovazione e cooperazione guidano la crescita

Agribologna, innovazione e cooperazione guidano la crescita
- Information
Se il 2024 fosse un raccolto, quello di Agribologna si potrebbe definire soddisfacente, redditizio e di buona qualità, grazie a un fatturato in crescita, a un nuovo innesto (la nascita della società Arandis, filiale di O.P. di Agribologna responsabile dei rapporti commerciali con la Gdo e il normal trade) e al fiorire di alcune novità, tra cui il lancio in IV gamma dell’albicocca, che rappresenta un vero e proprio unicum sul mercato. Risultati non casuali, ma frutto di uno spirito innovativo, di una capacità di fare sistema e di una comunicazione sempre più orientata alla trasparenza e alla valorizzazione dei produttori, che rivoluzionano il mondo dell’ortofrutta e fanno raccogliere “buoni frutti”, come racconta il direttore generale di Agribologna Massimiliano Moretti.
Il 2024 è stato un anno positivo per Agribologna?
Possiamo ritenerci soddisfatti dell’anno appena trascorso; Agribologna ha raggiunto i suoi obiettivi di fatturato, con 112,3 milioni di euro di giro d’affari e un trend di crescita del +4,2% rispetto al 2023.
A un anno dalla nascita della società commerciale Arandis, può tracciare un bilancio dei primi 12 mesi di attività?
A Marca 2025, abbiamo tracciato un bilancio positivo dei primi 12 mesi. Si è trattata di una vera e propria sfida, che oggi possiamo dire affrontata con determinazione e motivazione. I risultati ci dicono che è la strada giusta da percorrere e anche il recente ingresso di Terremerse nella compagine societaria ce lo conferma, registrando una partenza positiva. Il cammino di ricerca e sviluppo del nostro gruppo prosegue e il 2025 si preannuncia un anno importante perché dovrà consolidare il progetto Arandis.
Cosa implica l’ingresso di Terremerse in Arandis e quali nuove sfide determina?
L’aggregazione fra imprese del mondo agricolo è forse la nuova parola d’ordine che viene messa in campo da noi operatori del settore primario, ma richiesta anche dalla Gdo; l’operazione con Terremerse ha questo obiettivo. Si tratta di un progetto d’integrazione fra due imprese cooperative che hanno la volontà di mettere a fattore comune quanto le “controllanti” hanno realizzato nel tempo sul fronte degli investimenti per la più efficace commercializzazione dei prodotti, per cercare di rendere più efficiente tutta la filiera facendo sinergia e andando a comprimere il più possibile tutti i costi ridondanti. Un esempio è la squadra responsabile delle relazioni commerciali di Arandis, che si occupa della gestione di tutte le produzioni dei soci di Agribologna e di Terremerse. L’obiettivo condiviso è chiaro: fare evolvere e consolidare le imprese associate, ottimizzare costi che altrimenti ricadrebbero sui soci e sui consumatori, investire in economie di scala e in una costante innovazione, che parta dal settore primario per arrivare al prodotto finito
A Marca 2025 avete annunciato l’ingresso dell’albicocca nella IV gamma. Come mai questa scelta?
La IV gamma per come noi la percepiamo e per come noi, da anni, ci proponiamo ai nostri consumatori, richiede un impegno davvero importante, per l’innovazione di prodotto e per le proposte commerciali. L’obiettivo è sempre ottenere e offrire i migliori prodotti, garantendone unicità ed esclusività. Oggi Fresco Senso, il nostro brand che propone frutta e ortaggi freschi già pronti per essere mangiati, conta nella sua offerta commerciale ben 49 referenze destinate al solo canale della Gdo e due progetti di co-marketing con Melinda e Fabbri. A Marca 2025 abbiamo presentato l’ultima novità con cui abbiamo arricchito l’offerta: la nuova linea di mix di frutta con l’albicocca, frutto che vede per la prima volta il suo ingresso nel settore dopo un’intensa attività del nostro reparto di ricerca e sviluppo per innovare la categoria. Il lavoro di ricerca e sviluppo è durato più di un anno per selezionare la varietà più adatta ai processi produttivi in base al mese di produzione.
Come avete realizzato lo studio e a quale target vi rivolgete?
Le varietà selezionate sono state giudicate come le più idonee ad arricchire il sapore, i colori e le proprietà nutrizionali dei due nuovi mix estivi. La caratteristica che unisce le diverse varietà e le definisce come “spiccagnole” è la loro polpa particolarmente soda e che si stacca facilmente dal nocciolo. La nuova linea sarà distribuita a partire dal mese di giugno fino ad agosto, in confezioni da 150 g, evidenziando sulla confezione la provenienza nazionale della frutta e gli aspetti salutistici del mix sottolineando le vitamine e i sali minerali che la compongono. Il nostro obiettivo è raggiungere quei consumatori, principalmente donne, dinamici e metropolitani, che cercano di coniugare la giornata ricca di impegni in famiglia e fuori casa con un’alimentazione veloce, pratica, ma soprattutto sana e gustosa. Gli sforzi di ricerca saranno anche evidenziati e rappresentati in una comunicazione smart. Abbiamo previsto dei brevi video che saranno trasmessi sui nostri social e sito, che evidenzieranno le caratteristiche nutrizionali e le occasioni di consumo dei tre nuovi mix di frutta fresca con albicocca. Brevi ricette suggeriranno abbinamenti con altri prodotti, sempre finalizzate a raccomandare un’alimentazione sana senza rinunciare al proprio ritmo giornaliero.
Il brand Questo L’ho fatto io è espressione dello stretto rapporto tra prodotto e produttori. Quanti soci e referenze conta il marchio e come ha performato nell’ultimo anno?
Questo L’ho fatto io è dedicato ai prodotti di prima gamma confezionati dai soci che producono ortofrutta fresca. Oggi il marchio rappresenta 30 soci produttori e conta 56 referenze. Nel 2024 ha registrato un incremento a volume del +15,2% rispetto al 2023. La strada intrapresa anni fa, continua a esse vincente. Crediamo che il brand si confermi nel tempo uno dei più efficaci ambasciatori del nostro impegno per la qualità e l’innovazione costante. Lo sviluppo continuo di nuovi prodotti e il lavoro che l’innovazione richiede testimoniano nei fatti il ruolo dei nostri soci come veri e propri “specialisti”. Insieme a loro, siamo al fianco della Gdo e dei consumatori per garantire freschezza, gusto e salubrità, come sempre, mettendoci la faccia. È così che la linea è riuscita a distinguersi e continua a farlo.
Avete in programma attività di comunicazione?
Per l’anno in corso abbiamo in programma una campagna di comunicazione dedicata a Questo L’ho fatto io, impostata sul solco delle precedenti: raccontando la verità sul prodotto e sui produttori, il marchio metterà in evidenzia la “specialità” produttiva e il personale che ogni produttore ha nella sua azienda. Anche quest’anno abbiamo prediletto uno stile minimale, autentico e realistico. Questo l’ho fatto io, dopo anni di consolidamento della propria credibilità, coglie ancora una volta l’opportunità di divenire esemplare, portando il consumatore sul campo per accorciare ancora di più la distanza con il produttore, specialista di fiducia. Il media mix prevede attività di digital advertising, social, radio locali, e uno spot trasmesso sulle emittenti televisive nazionali.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.