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Patto a tre per Berni
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Patto a tre per Berni
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La produzione di sottoli, sottaceti, salse e condimenti di marchi affermati come Condiriso, Condipasta e Louit Fréres è passata da Berni spa a Berni Alimentare spa, la società nata dalla collaborazione di tre imprese operanti nel settore alimentare. La redazione di Distribuzione Moderna ha chiesto a Fausto Gandolfi, amministratore delegato della nuova realtà industriale, di tracciare un quadro sintetico della situazione attuale e degli obiettivi futuri dell’azienda.
Quali motivi vi hanno spinti a fondare questa impresa?
La Berni Alimentare spa, operativa da circa due mesi, nasce dalla volontà di tre aziende - specializzate nella produzione e distribuzione alimentare - di ampliare il proprio business e di operare in nuovi ambiti. Copra è una cooperativa di grandi dimensioni attiva in diversi settori, tra i quali quello della ristorazione collettiva; Dac è una delle principali società italiane di catering e Co.pad.or è un consorzio agricolo che si occupa della produzione, conservazione e lavorazione di pomodoro. La nostra cordata e gli obiettivi comuni ci hanno permesso di vincere la diretta concorrenza e di siglare dopo diciotto mesi un contratto d’affitto con promessa d’acquisto del complesso aziendale di Gragnano Trebbiense (Pc). Siamo soddisfatti dell’acquisizione e di aver fatto rimanere un marchio storico come Berni a Piacenza, permettendo al territorio di continuare a svilupparsi.
Quali sono i vostri principali obiettivi?
La prima cosa su cui dobbiamo lavorare è la riorganizzazione dell’azienda. Si stanno infatti avviando le attività di un’anima nuova nel pieno rispetto di quelle che sono state le azioni precedenti. Dai primi confronti che abbiamo avuto con la gdo è emerso che i prodotti Berni soffrivano del momento passato, in particolare dal 2002, quando Nestlè ha venduto l’azienda a un imprenditore veneto. Attualmente stiamo monitorando la situazione italiana per riorganizzare l’attività. Non possiamo quindi fare grandi investimenti prima di aver mappato tutta la situazione. Alla luce dei recenti cambiamenti siamo comunque sicuri di poter fare un grande salto di qualità. Il fatto di doverci rapportare con un ampio numero di consumatori e con grandi catene distributive pensiamo ci offra la possibilità di sviluppare delle sinergie tra le nostre tre società. E’ necessario quindi che le nostre realtà si adeguino ai tempi e siano pronte a dei cambiamenti significativi.
Per quanto riguarda l’offerta su quali prodotti puntate maggiormente? Avete in programma nuovi lanci?
Il nostro obiettivo principale rimane il rafforzamento dei prodotti già in commercio e vogliamo riorganizzarci per assicurare il massimo servizio: vogliamo produrre alimenti di alta qualità e contemporaneamente vogliamo avere un servizio logistico migliore e competitivo. Se tutto avverrà velocemente abbiamo dei progetti di sviluppo delle linee e l’introduzione a scaffale di nuovi prodotti. Inoltre puntiamo a inserire negli scaffali della gdo delle referenze prodotte direttamente dalle tre aziende.
Quali motivi vi hanno spinti a fondare questa impresa?
La Berni Alimentare spa, operativa da circa due mesi, nasce dalla volontà di tre aziende - specializzate nella produzione e distribuzione alimentare - di ampliare il proprio business e di operare in nuovi ambiti. Copra è una cooperativa di grandi dimensioni attiva in diversi settori, tra i quali quello della ristorazione collettiva; Dac è una delle principali società italiane di catering e Co.pad.or è un consorzio agricolo che si occupa della produzione, conservazione e lavorazione di pomodoro. La nostra cordata e gli obiettivi comuni ci hanno permesso di vincere la diretta concorrenza e di siglare dopo diciotto mesi un contratto d’affitto con promessa d’acquisto del complesso aziendale di Gragnano Trebbiense (Pc). Siamo soddisfatti dell’acquisizione e di aver fatto rimanere un marchio storico come Berni a Piacenza, permettendo al territorio di continuare a svilupparsi.
Quali sono i vostri principali obiettivi?
La prima cosa su cui dobbiamo lavorare è la riorganizzazione dell’azienda. Si stanno infatti avviando le attività di un’anima nuova nel pieno rispetto di quelle che sono state le azioni precedenti. Dai primi confronti che abbiamo avuto con la gdo è emerso che i prodotti Berni soffrivano del momento passato, in particolare dal 2002, quando Nestlè ha venduto l’azienda a un imprenditore veneto. Attualmente stiamo monitorando la situazione italiana per riorganizzare l’attività. Non possiamo quindi fare grandi investimenti prima di aver mappato tutta la situazione. Alla luce dei recenti cambiamenti siamo comunque sicuri di poter fare un grande salto di qualità. Il fatto di doverci rapportare con un ampio numero di consumatori e con grandi catene distributive pensiamo ci offra la possibilità di sviluppare delle sinergie tra le nostre tre società. E’ necessario quindi che le nostre realtà si adeguino ai tempi e siano pronte a dei cambiamenti significativi.
Per quanto riguarda l’offerta su quali prodotti puntate maggiormente? Avete in programma nuovi lanci?
Il nostro obiettivo principale rimane il rafforzamento dei prodotti già in commercio e vogliamo riorganizzarci per assicurare il massimo servizio: vogliamo produrre alimenti di alta qualità e contemporaneamente vogliamo avere un servizio logistico migliore e competitivo. Se tutto avverrà velocemente abbiamo dei progetti di sviluppo delle linee e l’introduzione a scaffale di nuovi prodotti. Inoltre puntiamo a inserire negli scaffali della gdo delle referenze prodotte direttamente dalle tre aziende.
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