La società immobiliare della gdo, i cui principali azionisti sono Coop Adriatica e Unicoop Tirreno, prosegue il proprio piano d’espansione focalizzato sul mercato retail italiano. Daniele Cabuli, direttore generale e responsabile commerciale della società, ha raccontato alla redazione di Distribuzione Moderna lo stato attuale del business e anticipato le future iniziative di sviluppo.

Igd Siiq ha chiuso il primo semestre 2009 con ricavi pari a 60,3 milioni di euro. Come sta procedendo la vostra attività? Reputate interessanti i risultati registrati nell’anno in corso?

Sia nei primi sei mesi del 2009 che in quelli successivi abbiamo raggiunto risultati complessivi molto importanti e lo sviluppo del nostro business sta proseguendo secondo le linee del piano industriale messo a punto in precedenza. Si tratta di risultati di successo soprattutto anche alla luce dell’attuale crisi economica mondiale, che ha mutato il contesto operativo iniziale. Nel primo semestre siamo stati abili a rimodulare la nostra attività, concentrandoci sia sul consolidamento dei rapporti con gli operatori che già collaboravano con noi che sull’individuazione di realtà interessate a inserirsi nel competitivo mercato che noi gestiamo.

Negli ultimi mesi quali sono stati i principali investimenti di Igd Siiq in Italia?
Nell’aprile del 2009 abbiamo inaugurato il centro commerciale di Guidonia sulla strada Tiburtina, destinato a diventare un punto di aggregazione per tutti i territori dei comuni localizzati a nord est della Capitale. Lo shopping center, di cui abbiamo commercializzato il 98% della superficie, conta 120 store, 10 medie superfici e dispone di un superstore Unicoop Tirreno. Nel mese di maggio è stata la volta dell’apertura del centro commerciale Katanè a Gravina, in provincia di Catania, che conta 70 punti vendita, 6 medie superfici e un ipermercato di 8.000 mq, affittato a Ipercoop Sicilia. Il 9 ottobre, inoltre, per 81,7 milioni di euro abbiamo acquistato da Coop Adriatica, lo shopping center Le Maioliche di Faenza, inaugurato lo scorso giugno. Il centro commerciale, che ha una superficie complessiva di 31.948 mq, suddivisa tra un’Ipercoop e 41 negozi, gode di una posizione particolarmente favorevole, in quanto si affaccia sull’autostrada A14. Ma i programmi di Igd Siiq per il 2009 non sono terminati. Entro la fine dell’anno, quasi certamente prima di Natale, apriremo ad Asti un centro commerciale, che avrà una galleria con una superficie di 18.220 mq e un’ancora alimentare di 6.535 mq.

La vostra società è presente sostanzialmente in tutta Italia. Quali sono a suo avviso le aree maggiormente fertili per sviluppare un‘attività come la vostra?
Grazie agli accordi con numerose realtà distributive, Coop in primis, Igd Siiq è ora presente su tutto il territorio italiano. Nel corso degli anni abbiamo sviluppato numerosi progetti sparsi sul territorio nazionale grazie soprattutto ai nostri due principali azionisti, che insieme detengono circa il 55% della società: Coop Adriatica e Unicoop Tirreno. Attualmente sono numerose le aree geografiche italiane dove è possibile sviluppare centri commerciali e posso affermare che soprattutto il sud è potenzialmente molto invitante. Nelle regioni dell’Italia meridionale infatti la competitività è minore rispetto ad altre zone d’Italia e il bacino di potenziali utenti è molto vasto.

Il vostro portafoglio vede anche un’importante presenza in Romania. Come procede lo sviluppo in questo Paese? Pensate di ripetere un’iniziativa simile anche in altri stati europei o extraeuropei?
In Romania nel marzo del 2008 abbiamo acquisito Winmarkt, che conta ben 15 centri commerciali nei centri storici di 14 città di medie dimensioni (circa 300.000 abitanti). Questa operazione sta garantendo a Igd Siiq ottimi risultati, nonostante il Paese, che mostrava tassi di sviluppo altissimi, ora stia risentendo un po’ della crisi economica generale. In Romania stiamo lavorando a una profondo ripensamento dell’offerta nei 15 centri che abbiamo acquisito, puntando a partnership di tipo commerciale con importanti operatori sviluppando le superfici ancora, sia non food, come nell’elettronica con Domo, che food, grazie all’accordo con MiniMax Discount e Carrefour.