Sostenere la crescita dei ricavi con investimenti mirati alla costruzione dei brand, tagliare gli investimenti al 4-5% dei ricavi rispetto alla media del 10% (1,1 miliardi di euro) del quadriennio 2021/24 e ridurre il rapporto debito/Ebitda sotto 2,5 volte da 2,9 dello scorso settembre. Queste le linee guida di Campari Group emerse dallo Strategy day della multinazionale degli spirit.
Il vertice punta a una performance superiore rispetto al mercato grazie a “brand forti in categorie in crescita”, e si aspetta un “graduale ritorno, nel medio termine, a un percorso di crescita organica delle vendite nella fascia medio-alta”. Dopo la cessione di Cinzano e Tannico, altri brand non core sarebbero nella lista delle cessioni.
Il ceo Simon Hunt prevede inoltre un taglio delle spese amministrative e generali di 200 punti base rispetto alle vendite entro la fine del 2027 grazie a un rigoroso controllo sull'organizzazione e sulla gestione dei fornitori.
La risalita
La nuova strategia di Campari Group non parte da zero essendo stata avviata con l’arrivo di Hunt (10 mesi fa). Nei primi 9 mesi dell'anno infatti i ricavi sono stati di 2,281 miliardi di euro, +1,5% (nonostante un effetto cambio del -2,4%) e l’Ebitda rettificato di 629 milioni (+6,4%): è salito dal 24,6% al 25,7% del fatturato.
L'utile del gruppo prima delle imposte è stato di 399 milioni (-5,7%). Le spese di pubblicità e promozioni di Campari Group sono cresciute dell’8% a circa 395 milioni. La stima dell’impatto dei dazi americani è di 37 milioni su base annua.
Choc a Piazza Affari
Le quotazioni in Borsa di Campari Group (dimezzate rispetto a due anni fa) sono influenzate oltre che dalle prospettive non brillanti dei consumi di spirit anche dall’incidente di qualche giorno fa: la guardia di finanza di Milano ha sequestrato azioni Campari per un valore di circa 1,3 miliardi detenute da Lagfin, la holding di diritto lussemburghese con cui la famiglia Garavoglia controlla il gruppo Campari. Il reato contestato è di "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" e per "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche".
Il presidente Luca Garavoglia però ha subito precisato che nessuna delle società del gruppo è oggetto di indagine da parte delle autorità e che quindi non è previsto alcun impatto per la società quotata.
Secondo alcuni analisti però eventuali risvolti negativi per il titolo quotato potrebbero arrivare dall'ipotesi che Lagfin decida di collocare sul mercato titoli Campari per far fronte al pagamento della sanzione.
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