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L’Africa nel mirino di Tonitto 1939: obiettivo Senegal, Sudafrica, Egitto e Mauritania

L’Africa nel mirino di Tonitto 1939: obiettivo Senegal, Sudafrica, Egitto e Mauritania

L’Africa nel mirino di Tonitto 1939: obiettivo Senegal, Sudafrica, Egitto e Mauritania

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redazione

Il continente africano rappresenta per Tonitto 1939 un’importante area strategica e, soprattutto, in forte crescita e ora l’azienda guarda con interesse ad altri paesi.

L’export vale il 40% del fatturato

L'azienda ligure sta registrando un’espansione significativa sui mercati esteri: l’export della storica realtà ligure, presente in oltre 40 paesi, rappresenta oggi oltre il 40% del fatturato.

In particolare, i primi mesi del 2025 stanno facendo registrare una crescita a doppia cifra e il numero di clienti, negli ultimi cinque anni, è più che raddoppiato, un risultato che sottolinea l’efficacia della politica di internazionalizzazione dell’azienda.

Proprio negli ultimi mesi, la realtà ligure ha avviato nuove relazioni commerciali in Stati Uniti, Cina e Paesi del Golfo Arabico, confermando la solidità della propria strategia internazionale.

Nuovi orizzonti in Africa

Sul fronte africano, nello specifico, attualmente la realtà genovese serve Marocco e Ghana, ma entro la fine del 2025 l’obiettivo è quello di consolidare proprio la presenza in Ghana e approdare in nuovi mercati come, Senegal, Sudafrica, Egitto e Mauritania dove la domanda di prodotti plant-based e health-conscious è in aumento.

L’azienda proporrà i classici Tonitto, come la linea dei sorbetti e la Coppa famiglia, e alcune innovazioni come il gelato realizzato con Bauli; inoltre, per attitudine all’export, Tonitto prevede un pack multilingue che garantisce flessibilità e adattabilità sui mercati stranieri: è il caso del Senegal e della Mauritania dove la presenza della lingua francese sulle confezioni può agevolare i tempi di consegna del prodotto.

Africa: 5% del mercato estero di Tonitto 1939

Lo sviluppo di nuovi paesi proprio in Africa e il consolidamento di quelli già serviti aiuterà il percorso di crescita arrivando, entro la fine del 2025, a far pesare il mercato africano almeno un 5% sul fatturato realizzato all’estero, con l’obiettivo nel giro di un biennio di arrivare al 10%.

       
       

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