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Altromercato chiude l’esercizio 2024-2025 superando le attese: i ricavi salgono a 45,9 milioni

Altromercato chiude l’esercizio 2024-2025 superando le attese: 431 mila euro di utile
Alessandro Franceschini, presidente di Altromercato

Altromercato chiude l’esercizio 2024-2025 superando le attese: i ricavi salgono a 45,9 milioni

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redazione

Altromercato comunica i dati di bilancio dell’esercizio 2024-2025 che hanno superato le attese: un incremento dei ricavi di vendita del 33,4% rispetto all’anno precedente (contro il +2,1% dell’esercizio 23-24).

Utile di 431 mila euro

I ricavi passano così dai 34,4 milioni di euro del 30 giugno 2024 ai 45,9 del 30 giugno 2025, con un aumento di oltre 11 milioni di euro e un utile di 431 mila euro.

“Una crescita di volumi che dimostra una controtendenza: i risultati dell’equo e solidale, nonostante l'inflazione, le difficoltà del mercato, degli approvvigionamenti e la fluttuazione dei costi delle materie prime, ci ha visto più performanti rispetto ad altri autori del mercato tradizionale e questo è significativo. La controprova dell’efficacia del lavoro fatto è che nonostante l’aumento dei costi e quindi dei prezzi, le vendite non sono calate ma sono aumentati i volumi sia verso i consumatori che verso le industrie”, afferma Alessandro Franceschini, presidente di Altromercato.

“Questi risultati sono stati decisamente trainati dal rapporto che abbiamo instaurato con diverse aziende di produzione a cui vendiamo materie prime da nostre filiere garantite, che realizzano ormai quasi il 50% dei ricavi totali con un fatturato a 19,9 milioni. Molte realtà ci hanno scelto per la nostra garanzia sulle fluttuazioni di prezzo grazie ai rapporti continuativi che abbiamo instaurato con i produttori. Non solo garantiamo la quantità della richiesta, ma anche una solidità e continuità rispetto al prezzo, alla possibilità di fornitura e alla qualità”, aggiunge Franceschini.

Tutti i canali in crescita

Altromercato è soddisfazione per l’incremento positivo, rispetto all’anno scorso, dei canali di vendita: +5,8% per le Botteghe Altromercato (una rete di 200 punti vendita gestiti dai soci dell’Impresa Sociale), +90% per le materie prime per l’industria, +25,7% dell’online, +16,1% per il normal trade (negozi biologici, specializzati e vending), +11,4% per l’export, +8,4% per la Gdo e +1% per la ristorazione nelle mense scolastiche pubbliche.

“Questa nostra crescita è un segnale importante: la dimostrazione che il nostro tipo di economia, che dura da 35 anni, ha saputo rinnovarsi, ritrovare la bussola e incontrare consumatori e un mercato in grado di apprezzare una maggiore sostenibilità non solo dichiarata ma dimostrata nei fatti. Al 30 settembre 2025 i risultati del primo trimestre ci restituiscono già ricavi superiori di circa il 24% rispetto all’anno precedente. Tutto questo è stato possibile grazie al coraggio di restare saldi su due pilastri: l’essersi concentrati sulle filiere alimentari per cui i consumatori ci riconoscono da un lato, e l’aver promosso dall’altro la nostra marca come un ponte valoriale tra produttori e consumatori, tra mercato e attivismo”, sottolinea Franceschini.

Dopo il piano industriale avviato nel 2020 e che è stato determinante per la nuova direzione di Altromercato, questi dati di esercizio 2024/2025 sono il risultato di implementazione del Piano di Impresa iniziato nel 2023 e che si concluderà nel 2026.

       
       

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