È stata notificata all’Agcm l’acquisizione, da parte di Fratelli Ibba, del controllo esclusivo di Codé Crai Ovest. L’authority ha fissato il termine per l’invio delle osservazioni entro il 4 novembre.

Nell’aria da diverso tempo l’operazione, che non prevede diritti di veto, né singolarmente, né cumulativamente, comporta una sottoscrizione di azioni in ragione del 75% in sede di aumento di capitale, mentre il restante 25% rimarrà in capo ai soci.

Codè Crai Ovest, chiarisce l’Antitrust, è una società principalmente attiva come centrale d’acquisto di beni di largo consumo, alimentari e non.

Essa svolge la sua attività per 229 punti di vendita autonomi di proprietà dei soci, di cui 219 a marchio Crai, oltre che per altri 174 negozi di soggetti non soci, di cui 20 sempre a marchio Crai.

Gli insediamenti commerciali si trovano in quattro regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta, a parte uno, ubicato a Malta.

Nel 2023 il fatturato ha superato i 346 milioni di euro.

Fratelli Ibba, dal canto suo, opera nella Gdo e nella produzione e vendita di mangimi per uso zootecnico.

Il lato distributivo è rappresentato da Abbi group: operativo in Sardegna e nel Centro Italia ha una rete di 333 punti vendita, in parte diretti e in parte di proprietà, di imprenditori partner. Conta 6 marchi, fra i quali Crai e Despar.

La società holding, Fratelli Ibba Srl di Oristano, ha chiuso il 2023, con un fatturato di 492,9 milioni di euro e utili per oltre 7,4 milioni (dati camerali).

Abbi group invece, secondo le cifre ufficiali, presentava, sempre lo scorso anno, un giro d’affari di 602,3 milioni (Cagr +14,09% fra il 2019 e il 2023) e un Ebitda di 18,9 milioni di euro.

Le due realta sono entrambe associate alla centrale Crai Secom.