di Luca Salomone

Gruppo Fedrigoni, colosso delle carte speciali per packaging, editoria e grafica, etichette e materiali autoadesivi, con un fatturato 2020 di 1.315,2 milioni di euro e 1.155 milioni nei primi 9 mesi del 2021 (+18,5%), entra nella tecnologia Rfid, con l’acquisizione della maggioranza di Tageos.

La nuova controllata, con sede centrale a Montepellier, nonché uffici e centri di ricerca in Germania, Stati Uniti, Hong Kong e Cina, progetta e produce inserti e tag in radiofrequenza, che consentono, alle industrie e ai retailer, di digitalizzare la propria offerta. Fra i partner della società francese ci sono nomi come quelli di Sensormatic, Toshiba e Zebra.

A cedere sono il fondo di venture capital New Fund, entrato in Tageos nel 2012, e i tre fondatori, Matthieu Picon, Laurent Delaby e Nicolas Jacquemin, che manterranno posizioni di vertice.

L'accordo prevede che Fedrigoni eserciti, in futuro, il diritto di acquisto della parte restante del capitale.

Grandi prospettive di crescita

Grazie a questa acquisizione, il big italiano consolida la sua posizione di terzo operatore al mondo nei materiali autoadesivi, portando nuove soluzioni ai clienti dei mercati in cui opera: alimentare, vino e liquori, cosmesi, farmaceutica... Inoltre, il gruppo di Fabriano (Ancona), rafforza la propria quota di mercato in aree strategiche, dal commercio al dettaglio, alla logistica, alle applicazioni industriali.

L’operazione creerà nuove opportunità anche per la divisione ‘Paper’, in particolare nel segmento del packaging di lusso, dove è sempre più importante trovare modalità per tutelare i marchi, verificarne l'autenticità e prevenire la contraffazione, anche considerando la crescita esponenziale dell'e-commerce.

«Tageos ha ottime prospettive e opera in un comparto per noi molto interessante, con una tecnologia e una base clienti fortemente complementari alle nostre – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni -. Grazie a Tageos entriamo nel mercato delle ‘etichette intelligenti’, proseguendo la nostra strategia di ampliamento in tutti i segmenti più attrattivi, promettenti e vicini al nostro business».

Nato nel 1888, il gruppo marchigiano conta oggi 4.000 dipendenti, 25.000 prodotti, una copertura estera di 130 Paesi. Appena in febbraio ha rilevato la spagnola Divipa, specialista dei materiali autoadesivi, dopo avere realizzato 5 deal in questo settore nell’arco di due anni.