Bilancio record per Fiere di Parma

Bilancio record per Fiere di Parma
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L’ente emiliano mette il turbo, con indicatori finanziari che ne rispecchiano il dinamismo e i molti accordi.
Quasi superfluo ricordare che il gruppo, già sinonimo di Cibus, ha condotto, dal 5 all’8 maggio 2025, la sua prima edizione di Tuttofood, in abbinata con Fiera Milano, che, a sua volta, è la seconda azionista privata della società parmense, con una quota del 18,5 per cento.
I dati di un successo
Le cifre chiave, approvate dall’Assemblea dei soci il 13 maggio, esprimono un fatturato consolidato di oltre 47 milioni di euro, rispetto ai 41 del 2023, un Ebitda costante, di 12 milioni di euro, un utile netto della capogruppo di oltre 7 milioni (erano 5,3 milioni) e una Pfn netta che continua ad aumentare.
Dunque, sono ora a disposizione del Cda, guidato dal presidente, Franco Mosconi, e dall’amministratore delegato, Antonio Cellie, più di 35 milioni di liquidità, per supportare il nuovo piano quinquennale. Varato lo scorso febbraio, prevede investimenti compresi fra 30 e 50 milioni di euro, tutti realizzati per cassa, nelle infrastrutture del quartiere emiliano e/o tramite l’acquisizione di ulteriori eventi.
Il rendiconto 2024, che ha avuto risultati superiori alle attese, ha anche beneficiato, lo ribadiamo, del saldo contributo della capogruppo (Fiere di Parma Spa), che ha conseguito un Ebt (reddito lordo) di 9,5 milioni e dei riscontri di tutte le partecipate, nonché dei vari accordi conclusi.
Acquisizioni, accordi & sinergie
Oltre all’operazione Tuttofood, siglata già 2023, c’è stata un’estensione della partnership con Koelnmesse, per un’articolata collaborazione nel mondo dell’alimentare e bevande.
Altri accordi chiave hanno riguardato l’ingresso nel capitale di RomaBarShow (Roma, 26-27 maggio 2025), Bbq Expo (dedicato alla cucina fuori casa e, come dice il nome, soprattutto al barbecue) - che, dal 2026, si svolgerà a Parma, invece che a Brescia -, e per BikeUp, il salone della bici elettrica che, nella prossima edizione (19-25 settembre), avrà, nella stessa Parma, una nuova area espositiva, in concomitanza con il Salone del camper.
Il nuovo modello del gruppo si basa, in pratica, su una strategia capace di mettere in rete i principali attori del sistema fieristico nazionale e internazionale, i maggiori organizzatori e gli operatori emergenti dell’economia digitale.
Il tutto approvato e sostenuto sia dagli azionisti pubblici, ovvero Comune e Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna e Camera di Commercio, sia da quelli privati, guidati da Crédit Agricole, con Unione Parmense degli industriali e, si è visto, da FieraMilano.
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