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Alleanza fra Tuttofood e Cibus. Parte il toto nomine per il cda di Fiere di Parma

Alleanza fra Tuttofood e Cibus. Parte il toto nomine per il cda di Fiere di Parma
Alleanza fra Tuttofood e Cibus. Parte il toto nomine per il cda di Fiere di Parma

Alleanza fra Tuttofood e Cibus. Parte il toto nomine per il cda di Fiere di Parma

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Dopo il via libera definitivo alla partnership fra Fiere di Parma e Fiera Milano, parte il toto-nomine per il cda di Fiere di Parma.

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Con l’approvazione del bilancio del 2022 entro primavera, si dovranno individuare i 9 membri del cda, compresi il presidente (oggi Gino Gandolfi) e l’amministratore delegato (oggi Antonio Cellie, protagonista della performance di Fiere di Parma). Il primo spetta ai soci pubblici e il secondo a quelli privati. Cinque membri dovranno essere indicati dai privati e 4 dai pubblici.

L’accordo tra le due fiere per una gestione armonizzata di Cibus e Tuttofood è stato appena approvato (la prima piattaforma del made in Italy e l’altra designata a competere con Sial e Anuga) e già si pensa alle sinergie nei settori della meccanica e del Turismo dove Milano e Parma ospitano manifestazioni importanti come, rispettivamente, Ipackima e CibusTec (joint venture con i tedeschi di Colonia), Bimu e Mecfor, Bit e Salone del Camper&Outdoor.

Ciò conferma che l’alleanza nel food&beverage di Parma e Milano è in realtà solo il primo passo di un’integrazione a tutti gli effetti con sviluppi in futuro. In altre parole, è nato il terzo polo fieristico italiano, dopo Ieg (Rimini-Vicenza-Cesena) e Bologna con il colosso inglese Informa Group. Inspiegabilmente da sola è rimasta Verona, con i suoi “gioielli” Vinitaly, Fieragricola e Marmomac.

Chi comanda a Parma

Fiera Milano è il secondo azionista privato di Fiere di Parma, con una quota del 18,5%, dopo Crédit Agricole Italia, che detiene il 26,44%. Insieme a Unione Parmense degli Industriali, quota dell’6,88%, si consolida dunque un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società ducale negli ultimi 14 anni la quale, da ora, gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus: Federalimentare.

I soci pubblici ovvero Comune e Provincia con il 15,97 % ciascuno e Regione Emilia Romagna (che detiene il 4,15%) ampliano il loro patto alla Camera di commercio (che detiene il 9,78%) “rispondendo alle recenti sollecitazioni istituzionali” scrive un comunicato di Fiere di Parma.

Difficilmente però Tuttofood potrà costituire un pericolo per la corazzata tedesca Anuga mentre potrebbe competere con la francese Sial, di cui però è grande azionista Crédit Agricole.

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