Arcaplanet, catena leader di settore con 156 grandi superfici specializzate nei prodotti per la cura e l’alimentazione degli animali domestici, sale a 167 punti di vendita, per una copertura di 14 regioni.

L’operazione permette all’insegna di entrare in Sardegna, grazie all’acquisto, per un valore non rivelato, del brand locale Zoomarketshop. Il marchio isolano ha 3.000 mq di vendita, suddivisi in 11 supermercati, nelle principali città: Cagliari, Sassari, Monserrato, Olbia, Carbonia, Alghero… Dal punto di vista logistico i nuovi negozi faranno riferimento alla piattaforma cagliaritana.

I 44 addetti della catena sarda verranno interamente riconfermati nei propri posti di lavoro, ma dovranno prima seguire un apposito corso di aggiornamento presso ‘Arca Academy’ - il centro di formazione dell’acquirente -, corso che si svolgerà entro giugno 2017, quando verrà ultimato il piano di restyling della ret Zoomarketshop, soggetta a ristrutturazione, adeguamento e rebranding, per un investimento totale di 2,5 milioni di euro.

Arcaplanet (137 milioni di euro fatturati nel 2015 e un assortimento medio di oltre 10.000 referenze) è in rapida crescita. Il piano industriale, per il 2017, prevede di arrivare a 200 negozi. Il punto di vendita di più recente inaugurazione è quello di Casalecchio di Reno (Bo), con i suoi 300 mq nella galleria del centro commerciale 'La Meridiana'.

Da ricordare che, nell’aprile 2016 Arcaplanet, in precedenza controllata da Motion Equity Partners, è stata ceduta al fondo Permira, per 350 milioni di euro. Permira, a sua volta, è un operatore finanziario internazionale di origine inglese, protagonista, fra le altre cose, del rilancio di Hugo Boss e Valentino.

Il nuovo deal conferma anche l’effervescenza del settore petfood e petcare. Secondo l’ultimo rapporto di Assalco, l’associazione dei produttori di articoli per animali da compagnia, nel 2015 i dati (fonte Iri) evidenziano un fatturato al consumo di poco inferiore ai 2 miliardi di euro, in crescita del 4,1% a valore e dello 0,9% a volume.

La popolazione dei pet, considerando anche i piccoli animali (pesci, roditori, uccelli ecc.) sfiora 60 milioni di unità.

I principali canali distributivi sono la Gdo (+3,3% la variazione degli incassi rispetto al 2014), i petshop tradizionali (+1,6) e le catene specializzate, che si rivelano le più dinamiche, con un +4,1 per cento.