Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha siglato un inedito accordo con Whole Food Markets (Wfm) per aumentare i volumi della Dop in oltre 500 punti vendita tra Stati Uniti, Canada e Regno Unito.

La catena americana si impegna a dare un’adeguata presentazione del prodotto all’interno dei propri supermercati, al fine di aiutare il consumatore a distinguere il vero Reggiano dai similari.

L’intesa rappresenta un concreto passo avanti nello sviluppo dei mercati esteri: Whole Foods Markets, fondato nel 1980 ad Austin (Texas) e acquistato nel 2017 da Amazon per 13,7 miliardi di dollari, è un operatore di primo piano nel mondo dei supermercati e può contare su una rete distributiva di 487 negozi negli Stati Uniti, 14 in Canada e 7 nel Regno Unito. Tre Paesi che, a loro volta, rientrano nella Top 5 dei maggiori importatori di Parmigiano Reggiano al mondo: gli Stati Uniti (10.439 tonnellate) rappresentano il secondo mercato export dopo la Francia e il Regno Unito (6.940 tonnellate). Il Canada con 3.030 tonnellate, si posiziona quinto.

L’accordo punta a sviluppare tre azioni concrete che saranno intraprese dal colosso di Austin per incrementare le vendite e, allo stesso tempo, offrire un posizionamento adeguato al Parmigiano Reggiano.

In primis, Wfm organizzerà due eventi all’anno per aumentare la visibilità e la partecipazione del pubblico alla cerimonia di apertura della forma di Parmigiano Reggiano: un vero e proprio show che attira Foodies e curiosi all’interno dei punti vendita.

Il secondo elemento consiste nello scambio di informazioni e di dati di marketing raccolti tramite la rete e i social media. Whole Foods Markets si impegna, infine, a collocare materiali informativi del Consorzio in ogni supermercato.

L’obiettivo è informare il consumatore circa le caratteristiche del Parmigiano Reggiano e le differenze rispetto ai prodotti similari. Tutto questo assume un significato rilevante sia per il posizionamento di Wfm rispetto ai propri consumatori, sia per il vasto programma di aperture della catena, che prevede circa 50 nuovi punti vendita nel solo mercato statunitense.

“L’accordo con Whole Foods – osserva il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – non ha precedenti nella storia dei prodotti Dop europei. Questa azione, di concerto con la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding, ci consentirà di fare cultura di prodotto nei mercati che ci stanno più a cuore ed è il frutto di un programma che vuole il Consorzio sempre più presente nei mercati internazionali.

“Nello scenario attuale, sul quale pesano i dazi decisi dalla ‘amministrazione Trump – conclude Bertinelli - è quanto mai significativo che une delle più note catene americane scelga di stare dalla nostra parte per assicurare la massima qualità e informazione”.