Nuova acquisizione per Massimo Zanetti Beverage Group, che, tramite la controllata iberica, ha preso il controllo della portoghese Cafés Nandi, attiva nel food service. Fondata nel 1960, la controllata è la prima società ad avere ottenuto, nella propria nazione, le certificazioni ambientali richieste dall’Unione europea.

Cafés Nandi è dotata di uno stabilimento moderno ed efficiente, adiacente all’attuale polo produttivo di MZB Iberia, che consentirà alla multinazionale italiana di raddoppiare, nel corso del 2019, l’attuale capacità di torrefazione per soddisfare la crescente domanda europea anche nel segmento delle capsule. Gruppo Zanetti è già attivo in Portogallo con in marchi Segafredo Zanetti, Nicola e Chave D’Ouro.

L’operazione fa seguito a un’altra realizzata a fine gennaio in Australia su The Bean Alliance. “Questa nazione - commenta Massimo Zanetti - è un mercato molto interessante, caratterizzato dal culto del caffè di qualità e dalla preferenza di torrefazioni locali. The Bean Alliance, presente da oltre 35 anni nel mercato locale, ha saputo creare marchi premium che si sono distinti per l’innovazione di prodotto, con significativo potenziale di crescita, e per la sostenibilità, testimoniata dai numerosi premi e dalle certificazioni ottenute. L’acquisizione, oltre a rafforzare la nostra presenza in Australia apre un’ulteriore opportunità di sviluppo in tutta la zona dell’Asia Pacifico”.

MZB opera, oltre che in Italia, Portogallo e Australia, negli Usa, in Francia, Finlandia, Germania e Austria. Inoltre, sebbene in misura meno rilevante, è presente in altri Paesi, tra i quali Olanda, Polonia, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Grecia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito, Estonia, Croazia, Brasile, Argentina, Cile, Costa Rica, Messico, Giappone, Tailandia, Malesia, Emirati Arabi e Singapore.

Il 2017 si è chiuso per MZB con un fatturato di 956,1 milioni di euro, in crescita del 4,2% sul 2016. Nei primi 9 mesi del 2018 i ricavi sono stati leggermente superiori ai 654 milioni di euro, con un decremento del 7,7% rispetto al corrispondente. Una variazione riconducibile all’effetto combinato del decremento dei prezzi di vendita del caffè tostato (-1,7%), al calo dei volumi di vendita del caffè tostato (-2%), all’impatto delle fluttuazioni dei tassi di cambio (-3,6%).

Come è noto la multinazionale italiana opera su tutti i canali, compresa la Gdo, la produzione di private label e le caffetterie, un network che supera i 700 negozi a livello internazionale.