A Bruxelles Carrefour consegna anche la domenica con ShipTo
A Bruxelles Carrefour consegna anche la domenica con ShipTo
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Mentre la Gdo italiana, nonostante il momentaneo congelamento della normativa, continua a convivere con pochissime certezze sul futuro delle aperture domenicali, nelle nazioni dove vigono restrizioni i grandi gruppi utilizzano tutti gli spazi legislativi per offrire un servizio anche nei giorni di riposo.
È un copione che i nostri connazionali conoscono fin troppo bene.
Così Carrefour Belgio, dopo avere lanciato a luglio 2018 l’app ShipTo prima a Knokke-Heis (Fiandre occidentali) e poi a Bruxelles, ne estende il raggio d’azione a tutta la Regione Bruxelles-Capitale (1,2 milioni di abitanti) con un servizio attivo per la prima volta, dal 14 febbraio, anche la domenica, dalle 10 del mattino alle 8 di sera. Le consegne avvengono, presso l’indirizzo indicato dal cliente, entro 90 minuti, con bici cargo elettriche per una spesa fino a 80 chili.
L’app, disponibile per sistemi Apple e Android, assicura un’esperienza d’acquisto molto ricca, attraverso una grafica articolata per reparti, e permette anche di scoprire con notevole facilità i prodotti in promozione.
Non solo: il programma è concepito come un marketplace, e dunque è aperto alla spesa anche presso i punti di vendita dei concorrenti, in quanto il servizio si appoggia, per evidenti motivi logistici, al negozio più vicino.
ShipTo integra inoltre funzioni di chat online con il personale del supermercato, scambio di foto dei prodotti, modifica dell’ordine.
A Bruxelles i negozi del centro, considerato zona turistica, hanno da tempo la possibilità di aprire anche la domenica e del resto la normativa nazionale lascia agli esercenti la possibilità di optare per l’apertura festiva, a patto di indicare un altro giorno di riposo obbligatorio.
Se le fonti locali stimano che con una deregulation completa si potrebbero creare 15.000 nuovi posti di lavoro, la nazione non ha raggiunto certo l’unanimità su questo punto che lascia divisi i partiti e che vede, naturalmente, opposti i sindacati dei lavoratori e Comeos, l’associazione che rappresenta gli interessi della Gdo.
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