Si è conclusa positivamente la campagna commerciale 2025 della Pesca e Nettarina di Romagna Igp, uno dei simboli dell'eccellenza ortofrutticola italiana.
La stagione, avviata con buone premesse in termini qualitativi, ha confermato le attese, registrando una solida risposta del mercato sia in Italia che in Germania, due dei principali paesi di destinazione del prodotto.
Nonostante un contesto climatico sfidante nella fase iniziale della produzione, i frutti hanno mantenuto elevati standard qualitativi, rispondendo ai criteri di dolcezza, consistenza e aroma propri dell’Indicazione Geografica Protetta. La costanza nella qualità, unite a un'efficace promozione del marchio Igp, hanno rappresentato i fattori chiave del successo commerciale.
In Italia, la campagna ha beneficiato di un rinnovato interesse da parte della distribuzione organizzata e del consumatore finale verso i prodotti locali di origine certificata. Gli sforzi comunicativi, focalizzati sui valori del territorio e dei suoi produttori, hanno rafforzato il posizionamento della Pesca e Nettarina di Romagna Igp in Gdo come prodotto locale.
Anche in Germania, principale mercato estero di riferimento, sulla base delle prime indicazioni delle imprese, la risposta è stata positiva. I consumatori tedeschi stanno differenziandosi in cluster molto specifici e, sono sempre più significativi i consumatori attenti al localismo certificato con Igp e Dop, ampliandosi molto anche le occasioni di consumo di frutti come le pesche e nettarine che, oltre ad essere consumate tal quali, vengono utilizzate ampiamente per smoothie e ricette plant based.
Cso Italy da sempre braccio operativo del Consorzio Pesca e Nettarina di Romagna Igp, ha un archivio di dati sulle pesche e nettarine quasi trentennali. La direttrice Elisa Macchi evidenzia che “guardando i dati storici, si rileva un consolidamento della superficie produttiva in Romagna, dopo il crollo degli anni intorno al 2020. C’è una ripresa, e soprattutto un costante rinnovamento varietale che porta a una offerta di qualità più alta e in linea con le esigenze dei consumatori. I consumi sono anch’essi in ripresa. Consideriamo che Italia, Grecia e Spagna consumano il 70% dell’intera produzione e l’Italia è leader per consumi procapite di pesche e nettarine con circa 15 kg annui per famiglia (fonte: dati Yougov).
I consumi di pesche e nettarine negli ultimi due anni (2023 e 2024) in Italia sono cresciuti del 4%, un aumento che ha interessato in modo particolare le nettarine. I dati disponibili relativi alle prime fasi della campagna 2025 evidenziano un calo di consumi rispetto allo scorso anno, dovuto in particolare alla minore disponibilità di prodotto nel mese di giugno.
Secondo Macchi è fondamentale proseguire nella valorizzazione del marchio Igp con strumenti innovativi capaci di raggiungere consumatori e distribuzione.
“C’è un risveglio del settore pesche e nettarine che in futuro potrebbe presentare risvolti inaspettati – dichiara Paolo Pari, presidente del Consorzio Pesca e Nettarina di Romagna Igp. La crescente attenzione verso le produzioni certificate e il legame con il territorio ci spinge a investire ancora di più in comunicazione, sostenibilità e innovazione. Il supporto del progetto Psr finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ha consentito di realizzare contenuti informativi ed eventi che hanno riscontrato grande interesse da parte del pubblico coinvolto. Per dare coerenza all’offerta Igp in termini qualitativi e di volumi è necessario aggiornare costantemente il panorama varietale del disciplinare di produzione, aggiungendo le nuove varietà eredi geneticamente delle storiche cultivar. Come Consorzio avanzeremo la domanda di revisione agli organi competenti”.