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Enoturismo in crescita ma senza regia

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Redazione
L’Associazione Nazionale Città del Vino ha recentemente presentato i risultati del V Rapporto Città del Vino-Censis sull’enoturismo in Italia, che registra un significativo incremento.

Tendenzialmente da bocciare le politiche attuate fino ad oggi per il turismo del vino. “C’è un grande potenziale da intercettare – ha commentato Floriano Zambon (nella foto), presidente delle Città del Vino – ma ci vuole un salto di qualità nelle politiche di promozione e sviluppo dell’enoturismo. E’ necessario un maggior coinvolgimento degli enti pubblici nella messa a punto di strategie condivise con le cantine e gli altri attori territoriali, inoltre va rafforzato il sistema delle Strade del Vino italiane. Ma bisogna fare presto, il treno prima o poi passa.”

Il V Rapporto Città del Vino-Censis ha evidenziato che attualmente in Italia si registra la presenza di 4,5 milioni di enoturisti, che dovrebbero raddoppiare nei prossimi cinque anni. Il fatturato complessivo è destinato a crescere, passando da 2,5 a 4 miliardi di euro all’anno. Infine, si prevede una moltiplicazione dei distretti enoturistici più attrattivi, oggi 10-15 e tutti al centro nord, domani 40-50 e diffusi su tutto il territorio nazionale.
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