Nuova acquisizione per il gruppo cesenate Apofruit Italia, che ha iniziato l’incorporazione della cooperativa modenese Agra-Aiproco. L’accordo darà vita a un’impresa dotata di undici stabilimenti e quattro centri di ritiro e stoccaggio per una produzione totale di 290mila tonnellate di ortofrutta fresca e un valore di 230 milioni di euro.

Di fronte alla globalizzazione del mercato occorre acquisire maggiori dimensioni, essere innovativi e aumentare la specializzazione. Sono indispensabili processi di rafforzamento nella cooperazione agricola per rispondere alla sfida competitiva sia in Italia che in Europa. Sono questi i presupposti che hanno spinto Apofruit e Agra ad avviare la fusione, che si completerà nel 2008.

“Le motivazioni che hanno portato i nostri soci ad accettare la l’incorporazione nella quattro volte più grande Apofruit - spiega Claudio Biondi, presidente di Agra - consistono nell’abbattimento di molte voci di costo, nell’accesso ai progetti innovativi della cooperativa cesenate, nei vantaggi commerciali legati alla possibilità di potersi presentare sui mercati con volumi d’offerta maggiori”.

La fusione è un’importante occasione anche secondo Enzo Treossi, presidente di Apofruit, che ha sottolineato come “l’accordo rappresenta una ulteriore opportunità per fornire ai nostri soci risultati economicamente soddisfacenti e per essere più competitivi sul mercato”.

Sul piano commerciale, inoltre, il raggiungimento di una dimensione aziendale maggiore, consentirà alle due cooperative di potenziare la specializzazione delle colture e di esaltare la tipicità delle produzioni, come la ciliegia e la susina di Vignola, il melone e il cocomero della bassa modenese e del mantovano.

Ma i vantaggi derivanti dall’intesa non finiscono qui, come sottolinea Renzo Piraccini, direttore generale di Apoifruit: “con oltre 29 mila tonnellate di pere diventiamo uno dei più grandi operatori di questo prodotto strategico e potremo anche attuare importanti sinergie, ad esempio tra le patate di Apofruit e le cipolle di Agra Aiproco”.