Barometro Niq-Gfk: chi scende e chi sale nel secondo trimestre
Barometro Niq-Gfk: chi scende e chi sale nel secondo trimestre
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Quanto hanno speso le famiglie italiane da aprile a giugno 2024? E cosa hanno comprato? L’andamento della domanda è rimasto invariato, con un leggero spunto verso il basso e pari a un -0,3% in valore.
Lo dice la nuova edizione del "Barometro" di Niq e Gfk, riguardante il largo consumo e i beni durevoli e tecnologici.
Da notare il persistente segno positivo di alcune categorie, come i prodotti per la cura degli animali domestici, della persona, dei bambini e della casa, mentre restano in sofferenza, per esempio, i "device" elettronici, che tuttavia registrano un progressivo miglioramento rispetto agli ultimi quattro trimestri, ossia l’anno terminante a maggio 2024. Frena, dunque, anche se non cambia di segno, il contraccolpo dovuto alle forti vendite durante il periodo Covid, testimoniando, però, che la domanda di sostituzione stenta ancora a innescarsi.
Freschi e drug in prima fila
Sempre da aprile a giugno 2024 il mondo del largo consumo, al netto della componente tecnologica, perde lo 0,1% in termini di vendite finali sul corrispondente periodo del 2023, superando comunque i 31 miliardi di euro di fatturato, un dato che si porta a 46 miliardi, sommando i durevoli.
I generi di prima necessità sono stabili, ma con una crescita di alcuni prodotti specifici, fra i quali l’alimentare fresco, che totalizza 11 miliardi di euro, con un aumento tendenziale dello 0,6 per cento, e il mondo degli snack: 1 miliardo alle casse e un +1,1% sul secondo quarter dello scorso anno.
Secondo il Barometro, incrementa in modo netto il cura persona: 1,8 miliardi di spesa, con un ragguardevole +6,8%, così come il cura casa, che si attesta a un miliardo e mezzo, con un delta positivo (tendenziale) del 3,9 per cento.
Bene, come accennato, per il petcare (circa 600 milioni) con un rialzo, in valore, del 3,3 per cento.
I prodotti alimentari "ambient", i confezionati da scaffale insieme al lattiero-caseario, perdono, rispettivamente, il 2,5% e il 2,6%, mentre il giro d’affari è di 5 e di 3 miliardi di euro.
Secondo Romolo De Camillis, retailer director di Niq Italia, «il progressivo rientro dell’inflazione sta condizionando le tendenze e il largo consumo rallenta una corsa prima sostenuta specialmente dai prezzi, per chiudere il trimestre con un andamento, rispetto al secondo quarter 2023, leggermente negativo (-0,1%). Questo non vale, però, nel drug, comparto che mostra una controtendenza, con variazioni nettamente favorevoli».
Frena la caduta dei prodotti tecno
Passiamo all’elettronica. In Italia, nel secondo trimestre 2024, il mercato dei beni tecnologici e durevoli vede rallentare la caduta libera delle vendite, raggiungendo un fatturato, nel periodo aprile–giugno, di circa 14,8 miliardi, con una modesta flessione (tendenziale) dello 0,7 per cento.
In particolare, il settore "technical consumer goods", che include elettronica di consumo, telefonia, informatica e telecomunicazioni, prodotti per l’ufficio, fotografia e altri, presenta un ricavo di 2,7 miliardi con un -4,5 per cento.
Precisa Ivano Garavaglia, cs retail lead & rv sales deputy di Niq Italia: «Come si vede anche gli articoli durevoli e tecnologici si attestano, nel trimestre, leggermente al di sotto dei livelli dello scorso anno (-0,7%), ma interrompendo la fase di accentuata flessione riscontrata nei trimestri precedenti. Buoni segnali per il brico e per tutto quanto serve a migliorare la casa (+0,9%, per un valore di 6,7 miliardi) e per gli elettrodomestici, in rialzo (+0,7%) fino 1,6 miliardi di euro. In termini qualitativi osserviamo, anche nei dati degli ultimi mesi, una continua ‘spending review’ degli italiani, i quali rimodulano le loro scelte d’acquisto in funzione dei bisogni e dell’andamento dei prezzi».
Il mercato e il comportamento dei consumatori, conclude Enzo Frasio, amministratore delegato di Niq e Gfk, «evolvono e le persone non acquistano esclusivamente beni di consumo o tecnologici, ma comprano in modo "creativo" e dinamico, spostandosi in ogni categoria, reparto, corsia e canale».
Leggi anche: Niq e Gkf analizzano i consumi del 2023
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