È entrato in vigore il decreto che stabilisce l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate per la produzione di olio vergine ed extravergine.

Le aziende olearie devono necessariamente indicare il Paese - o i diversi Paesi - nel quale le olive sono state raccolte e l’ubicazione del frantoio. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 9.500 euro.

Il provvedimento, emanato dal ministro delle politiche agricole Paolo De Castro, nasce dalla necessità di garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori, permettendo loro di fare scelte di acquisto consapevoli.

Ma ha anche lo scopo di impedire frodi e falsificazioni, che permettono di commercializzare come made in Italy dei miscugli di olio spremuto da olive di diversa provenienza.

Il rischio, come sostiene Coldiretti, è infatti reale: nei primi sei mesi del 2007 si è verificato un aumento record del 30% degli arrivi di olio proveniente soprattutto da Spagna, Tunisia e Grecia.