Le proposte per ridurre lo spreco alimentare nel retail e non solo

Le proposte per ridurre lo spreco alimentare nel retail e non solo
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Nel vecchio continente, ogni anno, quasi il 50% del cibo viene sprecato dalle catene distributive, dai ristoranti, dagli stessi consumatori. Per evitare che questa situazione continui a ripetersi anche in futuro, il Parlamento europeo, attraverso una risoluzione non legislativa, ha chiesto di introdurre misure urgenti per dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2025 e per fare in modo, al contempo, che i cittadini meno abbienti possano avere accesso più agevolmente al cibo.
La proposta avanzata prevede, in primo luogo, di sviluppare delle campagne di sensibilizzazione mirate, in tutta Europa, per educare i cittadini a evitare lo spreco alimentare. In quest’ottica, si invitano anche i paesi membri a dar vita a corsi scolastici e universitari che spieghino come conservare, cucinare e scartare gli alimenti.
In secondo luogo, si propone l’introduzione, nel mondo del retail, dell’etichettatura con doppia scadenza, per indicare fino a quando il cibo può essere venduto (data di scadenza commerciale) e fino a quando, invece, può essere consumato (data di scadenza per il consumo). Si suggerisce inoltre di vendere gli alimenti vicini alle data di scadenza e i prodotti alimentari danneggiati a prezzi scontati, per renderli più accessibili alle persone più povere.
Infine, la risoluzione non legislativa pone l’accento sull’opportunità di realizzare packaging per il settore alimentare progettati per conservare i cibi al meglio e più a lungo, evitando così che finiscano nella spazzatura anzitempo.
La proposta avanzata prevede, in primo luogo, di sviluppare delle campagne di sensibilizzazione mirate, in tutta Europa, per educare i cittadini a evitare lo spreco alimentare. In quest’ottica, si invitano anche i paesi membri a dar vita a corsi scolastici e universitari che spieghino come conservare, cucinare e scartare gli alimenti.
In secondo luogo, si propone l’introduzione, nel mondo del retail, dell’etichettatura con doppia scadenza, per indicare fino a quando il cibo può essere venduto (data di scadenza commerciale) e fino a quando, invece, può essere consumato (data di scadenza per il consumo). Si suggerisce inoltre di vendere gli alimenti vicini alle data di scadenza e i prodotti alimentari danneggiati a prezzi scontati, per renderli più accessibili alle persone più povere.
Infine, la risoluzione non legislativa pone l’accento sull’opportunità di realizzare packaging per il settore alimentare progettati per conservare i cibi al meglio e più a lungo, evitando così che finiscano nella spazzatura anzitempo.
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