In seguito all'approvazione da parte della Camera dell'emendamento di Sergio D'Elia sulle liberalizzazioni, manca solo il sì del Senato perchè la distribuzione moderna possa vendere - oltre ai farmaci OTC - anche i farmaci con obbligo di ricetta (non rimborsati dal servizio pubblico), purchè a venderli sia un farmacista.

La reazione dei farmacisti è stata forte. Per protestare, il direttivo nazionale di Federfarma si è dimesso. Anche Livia Turco, il ministro della salute, si è espressa contro l'emendamento. Comprensibile, se si considera che il giro d'affari dei farmaci con ricetta a carico del cittadino supera i 3 miliardi di euro. D'Elia risponde puntualizzando che i farmaci in questione sono vincolati alla presenza di un farmacista, ma non alla tipologia di punto vendita.