Continua la battaglia del governo contro la contraffazione con l’istituzione di un reato ad hoc e di nuove misure per colpire il traffico illegale.

La riforma - che dovrebbe entrare in vigore sotto forma di emendamento al disegno di legge sulle liberalizzazioni - introduce il reato di produzione e traffico organizzato di grandi quantità di beni contraffatti, con l’attribuzione della competenza delle indagini alle direzioni distrettuali e alla procura antimafia.

La tutela della proprietà industriale e intellettuale diventa quindi un oggetto giuridico di reato, inasprendo le sanzioni penali previste, aumentando i termini di prescrizione e consentendo l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche.

Gli strumenti di indagine usati contro il crimine organizzato - come le operazioni sotto copertura, gli acquisti simulati e i sequestri ritardati - vengono inoltre estesi alla lotta alla contraffazione.

Le nuove misure prevedono, infine, l’obbligo di confisca dei beni contraffatti, dei profitti e dei mezzi di produzione dei contraffattori.