E' entrato in vigore venerdì scorso il DM del 19 aprile 2013 per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, che coprirà un arco temporale di tre anni (2012-2014). Ai sensi dell’art. 28 del D.L. 98/2011, i titolari dei distributori di carburante che cesseranno la propria attività potranno ricevere un contributo pari al 60% delle spese sostenute per il ripristino ambientale dei siti per un massimo di 70.000 Euro per impianto.

Le attività comprese vanno dalla bonifica dei serbatoi e delle linee interrate, allo smaltimento e recupero dei rifiuti prodotti, dallo smaltimento dei rifiuti liquidi alla messa in sicurezza operativa. L’obiettivo è ridurre sensibilmente il numero di distributori in Italia, dove la rete conta 23.100 punti vendita attivi , superando di gran lunga la media di tutti gli altri Paesi europei.

L’Italia, però, ha anche un altro primato europeo negativo – è seconda solo alla Grecia - per il peggiore livello di efficienza. Mentre la Francia eroga in media 3.500 metri cubi di carburante e il Regno Unito 4.056, l’Italia ne eroga 1.419 .