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Unione Italiana Food presenta i nuovi dati di AstraRicerche sul consumo di vegetali conservati

Unione Italiana Food presenta i nuovi dati di AstraRicerche sul consumo di vegetali conservati

Unione Italiana Food presenta i nuovi dati di AstraRicerche sul consumo di vegetali conservati

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redazione

Unione Italiana Food presenta i nuovi dati dell’indagine AstraRicerche sul consumo di verdure sottolio, sottaceto e in salamoia durante le festività.

Sottoli e sottaceti: punto fermo della tradizione gastronomica

Un percorso che fa parte del progetto “Fatti Sotto”, che ha l’obiettivo di far conoscere meglio questi prodotti, informando i consumatori sul processo di produzione, sulle modalità di conservazione e sui tanti modi per utilizzarli a tavola, oltre ad approfondirne le proprietà nutrizionali.

“I sottoli e i sottaceti delle grandi marche rappresentano un punto fermo della nostra tradizione gastronomica, confermandosi un vero e proprio simbolo del made in Italy a tavola. Lo dimostrano i dati di produzione 2024, pari a 124.263 tonnellate, corrispondenti a poco meno 1 miliardo di euro in valore, in crescita del 2,7% rispetto all’anno precedente. Inoltre, nei primi nove mesi del 2025 la categoria ha mostrato ottime performance nelle vendite con una crescita media del +2% in volume (fonte: NIQ”, commenta Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food.

“L’apprezzamento da parte dei nostri connazionali per il comparto si nota anche durante le festività, in particolare quelle di fine anno, periodo in cui questi prodotti diventano parte dei momenti di celebrazione e convivialità, confermandosi parte integrante del patrimonio culinario e affettivo degli italiani. Ricordiamo inoltre la pole position dei vegetali che si mantiene stabile nel tempo: olive, pomodori secchi, funghi e carciofini”, aggiunge Piccialuti.

Vegetali conservati protagonisti delle feste

Questo legame è dimostrato anche dai risultati emersi dall’indagine realizzata da AstraRicerche per Unione Italiana Food, che ha esplorato le abitudini di consumo degli italiani per scoprire in che modo questi prodotti arricchiscono i menu festivi e quali sono i più amati.

Tra l’8 dicembre e il 6 gennaio, gli italiani partecipano in media a quasi cinque pranzi o cene “importanti”, con il 41,1% che ne conta da tre a cinque, il 21,3% che arriva fino a dieci occasioni e il 7,8% che supera le 11 occasioni conviviali. Momenti vissuti soprattutto in famiglia (92,9%), ma anche con amici e conoscenti (60,7%), dati che confermano come le ricorrenze siano ancora oggi sinonimo di incontro e condivisione.

La casa resta sempre il cuore delle celebrazioni natalizie e di fine anno: oltre otto italiani su dieci (81,5%) organizzano i pasti festivi tra le proprie mura domestiche o presso le case di parenti e amici. Tuttavia, quasi tre su quattro (71,8%) ne approfittano anche per concedersi un pranzo o una cena fuori.

Qualunque sia la compagnia o il luogo, i vegetali conservati sono protagonisti delle tavole festive italiane: il 56,6% degli italiani li consuma abitualmente e un ulteriore 32,4% li gusta occasionalmente. Infatti, per oltre sette italiani su 10 (77,1%), sottoli, sottaceti, verdure in agrodolce o in salamoia impreziosiscono i piatti delle feste, rendendo la tavola più elegante e ricca (72,8%) e valorizzando le specialità locali e regionali, simbolo della diversità del made in Italy (72,8%). Per il 70% rappresentano, inoltre, una tradizione di famiglia, un elemento che non può mancare nei ricordi e nei rituali natalizi.

Dall’aperitivo al pasto

Durante le feste, i vegetali conservati trovano posto in diverse portate, ma è l’aperitivo il momento d’elezione: il 43,4% li consuma prevalentemente (o esclusivamente) in questa occasione, mentre il 35,9% li apprezza sia come aperitivo sia come ingrediente di varie portate.

Vengono utilizzati come antipasto (68%), contorno (51,2%), per la preparazione di primi e secondi piatti (28,0%) e di torte salate (22,6%). Non manca chi li serve anche a fine pasto con i formaggi (11,1%).

Sul podio olive, pomodori secchi e funghi

Anche durante le festività, le preferenze degli italiani rimangono coerenti con quelle del resto dell’anno, confermando un legame forte con i sapori della tradizione.

Le olive si confermano infatti regine incontrastate delle tavole (67,2%), protagoniste di antipasti e aperitivi. Seguono i pomodori secchi (49,0%), apprezzati per il loro gusto intenso e mediterraneo, e i funghi (46,5%), che con il loro profumo autunnale aggiungono un tocco raffinato ai menù festivi.

Subito dopo troviamo i carciofi (43,9%), le cipolline e i cipollotti (42,6%), i peperoni (39,0%) e le melanzane (37,1%), tutti ingredienti versatili che donano colore e sapore ai piatti della tradizione. Meno frequenti ma comunque amati sono i cetrioli (28,5%) e le zucchine (26,1%), scelti soprattutto da chi predilige gusti più insoliti.

       
       

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