Maggio tiepido, carrello della spesa caldo. Prezzi al consumo +3,1%

A maggio carrello della spesa caldo nonostante le temperature piacevoli del mese mariano. Secondo Istat, il dato preliminare di maggio indica che i prezzi al consumo del grocery (beni alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) si attestano, su base annua, al +3,1% dal +2,6% di aprile.
L’indice generale (comprende tutti i prodotti e servizi) si assesta al +1,7%, in decelerazione rispetto al +1,9% di aprile.

Da ricordare che nel biennio 2023/24 i prezzi al consumo sono cresciuti dell'11,6%. Mentre, sempre secondo Istat, le retribuzioni contrattuali reali di marzo 2025 sono inferiori di circa l’8% rispetto a quelle di gennaio 2021.

Energia in frenata

Il rallentamento dell’inflazione è legato soprattutto al calo dei prezzi dell’energia, almeno a quelli non regolamentati (come carburanti e gasolio): -4,3%. Quelli regolamentati (come gas ed elettricità soggetti a tariffe) sono invece saliti del 29,1%.
Dal loro canto, i prodotti alimentari lavorati hanno visto un’accelerazione marcata, passando da un +2,2% a un +3,2% annuo.
Infine, nell’Eurozona, a maggio, l’inflazione ha subito un aumento medio di 0,2% rispetto ad aprile, attestandosi al 2,6%.

Consumi deboli e dazi

Secondo Federdistribuzione, "i dati del mese di maggio confermano una fase di assestamento della dinamica inflattiva, in un contesto che rimane caratterizzato da forte incertezza. A incidere, in particolare, sono gli effetti del contesto geopolitico che rimane complesso e i possibili sviluppi della questione dei dazi americani, che potrebbero prefigurare impatti significativi sul sistema produttivo italiano e sulla filiera agroalimentare . L’incertezza rischia di incidere negativamente sulle prospettive di ripresa dei consumi, che rimangono deboli. È fondamentale rispondere alle sfide attuali attraverso una visione e azioni condivise, anche in ambito europeo, a sostegno del tessuto imprenditoriale e a tutela del potere d’acquisto dei consumatori".

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