Dalle rilevazioni dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (dato riferito a settembre 2012), sembra che nonostante la congiuntura economica sfavorevole il settore nel suo complesso stia mantenendo le proprie posizioni (+ 0.5% totale) e alcuni comparti (ittico, pizze e snack, patate) continuino ad avanzare cautamente.  

Nei vegetali il dato interessante riguarda i preparati (+ 4,7%) ai quali i consumatori riconoscono un valore oggettivo che prescinde dal prezzo e che porta in molti casi ad identificare tali referenze come una vera e propria pietanza anziché quale un semplice contorno.

Il comparto ittico sta offrendo buone performance (+1,2% globale), a testimonianza del fatto che anche in un difficile momento economico quale l’attuale il consumatore italiano non rinuncia al pesce e si indirizza con assoluta fiducia verso l’offerta del surgelato, entrato ormai assolutamente nelle sue abitudini alimentari.

Il segmento delle pizze e snacks mostra ancora una volta segnali positivi: il dato globale del + 3.5% testimonia di un consumo non emergenziale ma ormai ben radicato; a riprova di ciò segnaliamo il comparto delle pizze grandi in progresso di quasi il 4.0%, ed anche le tipologie catalogabili sotto la voce “pizzette”, che regalano buone soddisfazioni ai produttori (+ 2,4%).

“In Italia – afferma Vittorio Gagliardi, presidente IIAS - il consumo pro - capite di prodotti surgelati è tra i più bassi d’Europa (14 kg all’incirca); ben si comprende, quindi, come le potenzialità di crescita siano ancora piuttosto elevate, sebbene nel nostro Paese l’offerta globale del fresco sia sicuramente molto più alta di quella rintracciabile nei principali Paesi europei”.