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Frena la mozzarella di bufala. Coldiretti: stop al latte congelato

Frena la mozzarella di bufala. Coldiretti: stop al latte congelato

Frena la mozzarella di bufala. Coldiretti: stop al latte congelato

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Emanuele Scarci

Più consumi in Italia e una leggera flessione dell’export per la mozzarella di bufala campana. E la pausa del formaggio Dop fa esplodere le polemiche sull’utilizzo del latte congelato per le mozzarelle non Dop. Nel 2024 la produzione di mozzarella di bufala campana è stata di 55,7 milioni di 18mila chilogrammi, +0,23% sul 2023, con uno sprint nell’ultimo trimestre. L’export è calato dal 38,3% al 36,8% sul totale della produzione.

È quanto emerge dal report sulla filiera elaborato dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana. In Italia, le regioni che hanno trainato i consumi vanno dal Lazio fino al Friuli, passando per l’Emilia Romagna.  All’estero, primeggia la Francia (che sale dal 29% al 31,8%, assorbendo da sola un terzo dell’export), seguita da Germania (18,1%) e  Spagna (’8,1%).

New entry

Si affacciano anche new entry tra i mercati di destinazione, come la Norvegia e la Thailandia, censiti per la prima volta. Tra i Paesi ritenuti più interessanti per il futuro figurano la Norvegia e l’Europa dell’Est.

In primavera il Consorzio lancerà una campagna promozionale in Europa da oltre 1 milione di euro, concentrando le risorse in mercati strategici come Francia, Germania, Inghilterra e Paesi Bassi.

Nel 2024 il prezzo del latte di bufala è scivolato da 1,80 euro/litro a 1,51, -16%, appena sopra i costi medi di produzione indicati dagli allevatori in 1,42. Secondo il rapporto Qualivita, la mozzarella di bufala campana è terza nella classifica dei formaggi con un valore al consumo di circa 900 milioni di euro, di cui 213 milioni all’export

Futuro da programmare 

“Di fronte alle difficoltà, dettate dal contesto internazionale e dalla crisi dei consumi - commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo - la filiera però è riuscita a reggere, con risultati sostanzialmente in linea con il 2023. Questo deve spingerci a programmare bene il futuro, a delineare strategie efficaci per affrontare i rapidi cambiamenti in atto. Tutti gli attori della filiera devono impegnarsi a guardare nella stessa direzione di sviluppo, lavorando insieme”.

Quando parla di programmazione, Raimondo allude alla destagionalizzazione della produzione di latte: si produce più latte nei mesi invernali, quando la domanda cala, e meno latte in primavera-estate, quando aumenta la richiesta di mozzarella Dop. Questo squilibrio ha portato ad avere un eccessivo quantitativo di latte congelato, che non può essere utilizzato per la Dop.

Coldiretti, no al latte congelato

A tale proposito, Coldiretti Campania ha lanciato un appello per l’adozione di un divieto mirato all’uso di latte di bufala disidratato e congelato nella produzione di formaggi, al fine di tutelare l’intera filiera: dai produttori di latte fresco ai produttori di mozzarella con latte di bufala.

L’associazione verde indica che sono stoccati circa 27 milioni di chili di latte reidratato pronto per essere utilizzato. Questo tipo di latte non solo comprometterebbe la qualità del prodotto finale, ma minerebbe anche la competitività del latte fresco utilizzato per la produzione della autentica mozzarella di bufala campana. Coldiretti Campania chiede alle istituzioni di intervenire "con urgenza, facendo chiarezza circa l'utilizzazione di latte disidratato e congelato nella produzione di mozzarella non Dop”. 

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