Dopo quattro anni di calo, i saldi invernali tornano in positivo, registrando un +8,8% a valore il primo week end (4-6 gennaio 2025) rispetto allo stesso periodo del 2023. L’andamento positivo è stato dichiarato dalla quasi totalità delle insegne (88%) e rappresenta il migliore risultato dalla fine dell’emergenza sanitaria. È questo il quadro che emerge dall’indagine semestrale sull’andamento dei saldi stagionali condotta dal Centro studi Confimprese sull’avvio dei saldi invernali avvenuto in tutte le regioni il 4 gennaio, tranne la Val d’Aosta che ha fatto da apripista il 2 e il Trentino-Alto Adige partito l’8 gennaio.

L’andamento dei comparti
Analizzando nel dettaglio i vari settori merceologici, quello dell’abbigliamento-accessori mostra i migliori risultati, con una crescita attorno al +11%, un risultato positivo che si contrappone all’andamento a tratti molto negativo mostrato dal settore nell’arco dell’anno. Anche le performance del mondo casa-arredo sono positive con +9%, così come quelle dell’universo cura persona (+10%). Invece, l’entertainment che comprende libri, elettronica di consumo, ottica, viaggi e altro è il comparto più debole a +5%.

 «I saldi riprendono a correre – chiarisce Mario Resca, presidente Confimprese – dopo quattro anni di flessione in cui si sono raggiunte punte del -32,8% nel 2021 fino al -5,6% nel 2024. La fiducia espressa dalle catene distributive nel mese di dicembre su un possibile avvio positivo dei saldi è stata confermata dall’andamento del primo week end di gennaio. Una partenza al +8,8% dà una spinta ai consumi e prosegue sulla scia di un buon black friday e di un dicembre positivo. Al quadro positivo concorre lo stato di buona salute del nostro Paese con la disoccupazione in calo, la tenuta del governo e le prospettive di un cambio di passo con la nuova presidenza americana, che potrebbe stabilizzare le tensioni internazionali».