di Emanuele Scarci

Un investimento di oltre 21 milioni di euro per ampliare lo stabilimento di Castello D'Annone, in provincia di Asti. Il progetto realizzato è di Saclà, big torinese delle conserve alimentari, in particolare nel settore dei sottaceti e sottoli.

L’operazione è avvenuta con l’intervento di Invitalia che, attraverso il contratto di sviluppo, ha concesso un finanziamento di 8,1 milioni, messo a disposizione dal ministero delle imprese e del made in Italy.

Si tratta di un’ex area industriale dismessa e riqualificata con una forte impostazione green e a basso impatto ambientale: 1.600 mq di pannelli solari, 350 kw di energia elettrica autoprodotta, 74.000 kwh generati dai biogas degli scarti prodotti, sistemi avanzati di gestione del ciclo dell’acqua, abbattimento delle emissioni di Co2.

Percorso di crescita

«Il progetto di Castello Di Annone si inserisce in un percorso di riqualificazione del nostro territorio e sostenibilità», ha detto Chiara Ercole, ceo della società. «Tutto nasce nel 2014, anno in cui abbiamo concepito questo nuovo insediamento industriale con l’obiettivo di pianificare l’ampliamento ed efficientare ogni passaggio della filiera produttiva. Nel 2015 è partita l’attività di bonifica delle strutture preesistenti per poi passare alla progettazione e al recupero degli inerti del vecchio insediamento e infine arrivare al 2018 con l’avvio dell’edificazione del nuovo plant industriale.

Nel 2021 Saclà ha realizzato ricavi consolidati per 151 milioni e un utile netto di circa 900 mila euro (dati Mediobanca).