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I 50 anni di Heineken: consumi di birra più green

I 50 anni di Heineken: consumi di birra più green

I 50 anni di Heineken: consumi di birra più green

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Emanuele Scarci

Sempre più green, leggera e sociale. É la birra del futuro secondo Heineken che ha celebrato i suoi 50 anni di produzione in Italia con il meeting a Milano “Tra storia e visione del futuro”, in collaborazione con Future Concept Lab.

Secondo il report, si prospetta una socialità con consumi sempre più green e veg con esperienze che rimandano alla natura e alla sostenibilità. E i nuovi trend disegnano un consumatore attento ai prodotti light e low/no alcol che diventeranno parte integrante della domanda. Negli ultimi anni la cultura della birra di qualità in Italia (paese legato, per tradizione, al consumo di vino) ha fatto passi da gigante, tanto che la fascia premium vale oltre il 15% dei volumi. Secondo Heineken “il mercato di domani chiederà birre sempre più differenziate e di qualità: birre che hanno una storia o un territorio da raccontare, di carattere, ma non esageratamente complesse”. 

Birra social  

"Questi 50 anni li vogliamo ripercorre parlando di futuro - ha sottolineato Alfredo Pratolongo, corporate affairs director Heinken Italia -. La birra nel 1974 era una sorta di comprimario, oggi è il nostro modo di essere conviviali e poi c'è il fattore della socialità".
In Italia ne consumiamo 36 litri pro capite (+118%) e la produzione è quasi triplicata, passando da 6,4 a 17,4 milioni di ettolitri, con la distribuzione moderna e l’Horeca che offrono un’ampia varietà di stili, marchi e formati.
Oggi la multinazionale olandese conta in Italia su 4 birrifici e controlla il distributore Partesa. Oltre al brand bandiera, Heineken ha in portafoglio i marchi Ichnusa, Birra Messina e Birra Moretti. Nel 2022 sono stati ceduti il brand Hibu e l’impianto di Birrificio Bernareggio determinando l’uscita dalla produzione di birra artigianale. Heineken inoltre nel 2018 ha fondato e gestisce a Milano l’Università della birra, l'hub di formazione professionale e opportunità di business dell’Horeca.

Rivoluzione giovani

In questa fase la birra vive un momento di flessione dei volumi, non solo in Italia, che ha coinvolto anche la fascia premium. Incidono l’aumento dei prezzi e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie oltre alla preferenza dei giovani per cocktail e low alcol, il cui peso sui trend del futuro è tutto da valutare.
Nell’anno terminante a marzo 2024, nel canale Gdo i volumi di birra si sono contratti del 2% mentre il valore è cresciuto del 7,3% a 2,2 miliardi di di euro. In primavera, fino a metà giugno, la pioggia ha inoltre impattato sulle vendite e solo il calo estivo opprimente ha ridato tono alle vendite. 
Secondo i dati di Assobirra, nell’intero 2023 la produzione ha segnato -5%, i consumi -5,8%, l’export -5,3% e l’import -7,5%. L’anno scorso, Heineken si è confermata leader di mercato con una produzione del 32% del totale, ma -4,6% dei volumi. Nel 2023 ha realizzato un fatturato di 873 milioni di euro (+9,6%), un Ebitda di 169 milioni (+19,5%) e un utile di 91,5 milioni (+28,6%). Lo scorso agosto il ceo Alexander Koch ha sostituito Wietse Mutters, con destinazione Vietnam.   

 

 

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