DHL Supply Chain rinnova l’impegno in ambito sostenibile
DHL Supply Chain rinnova l’impegno in ambito sostenibile
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Prosegue l’impegno sul fronte della sostenibilità di DHL Supply Chain, leader di mercato per le soluzioni di logistica che, attraverso il progetto del gruppo Deutsche Post DHL denominato GoGreen si pone l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2025 ed azzerarle completamente entro il 2050.
Il programma intrapreso da DHL Supply Chain si concentra anche sulla ricerca di materiali alternativi alla plastica nella realizzazione del packaging, al fine di offrire ai propri clienti imballi e confezioni sempre più ecologiche: tra le principali misure adottate in questo ambito, spicca la riduzione, in termini di spessore, del film per termoretrazione, sceso dai 60-90 micron tradizionali ai 35, che ha quasi dimezzato la quantità di plastica immessa nell’ambiente, mentre per le confezioni in carta, l’azienda punta su materiale riciclato, limitando l’impiego di cellulosa pura e contribuendo, così, alla salvaguardia delle foreste.
Come ha sottolineato Diego Cucchi, Key Account Manager Business Unit Consumer di DHL Supply Chain, l’azienda ha elaborato anche una valida alternativa al nastro adesivo, ora sostituito dal PLA, ossia una plastica vegetale, già adoperata al posto del polipropilene nella realizzazione dei sacchetti per la raccolta dell’umido, in grado di decomporsi autonomamente se dispersa nell’ambiente.
Attualmente, l’azienda porta avanti il progetto di eliminazione della reggia di sicurezza, ossia il sottile strato di plastica protettiva non riciclabile, usata per rivestire materiali di alto valore tecnologico (come televisori o elettrodomestici), mentre è in divenire la totale sostituzione dei cuscinetti d’aria (pluriball), ad oggi ancora indispensabili nelle procedure di confezionamento, con materiali in PLA o in carta riciclata.
Una logistica ecologica ha bisogno di avvalersi di fornitori coraggiosi, che investono in tecnologie e che siano capaci di immettere rapidamente sul mercato prodotti più sostenibili. L’auspicio è che l’intera filiera sia pronta per questo ambizioso, ma necessario passaggio.
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