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Consorzio Sun: la private label galoppa nel 2014

Consorzio Sun: la private label galoppa nel 2014
Consorzio Sun: la private label galoppa nel 2014

Consorzio Sun: la private label galoppa nel 2014

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Redazione

Il Consorzio Sun – Supermercati Uniti Nazionali è una delle poche centrale di acquisto italiane a far registrare una crescita nel corso del 2014.

Il consorzio milanese ha analizzato le statistiche della Nielsen relative alle variazioni a valore del totale fatturato raffrontato con lo scorso anno.

A settembre il fatturato del Gruppo ha avuto un incremento pari a quasi l'1% rispetto allo stesso mese del 2013 mentre il  valore progressivo del 2014  ha fatto registrato un incremento pari a +0,1%. Un 2014 in netta crescita segna le vendite dei prodotti a marchio Consilia.

Nei primi sei mesi dell’anno, secondo i dati diffusi dal centro analisi del consorzio SUN - Supermercati Uniti Nazionali le vendite sono aumentate di quasi il 20%. Un dato che appare considerevolmente superiore a quanto registrato nel corso dell'intero 2013.

«Siamo soddisfatti delle performance di venduta dei prodotti a marchio Consilia - ha detto il direttore generale Stefano Rango - perfettamente in linea con le nostre previsioni. Ora confidiamo di chiudere il 2014 con un fatturato che non dovrebbe essere particolarmente lontano dalla soglia dei 100 milioni di euro e questo segnerebbe un incremento in termini percentuali particolarmente importante».

Grazie alle performance delle vendite il Consorzio può vantare un'incidenza sul mercato nazionale vicino al 3%. Particolarmente rilevante e capillare nei territori nei quali operano le aziende associate al Sun, ovvero il  Gruppo Gabrielli, Italbrix, Cadoro  e Gros Gruppo Romano Supermercati, la rete di vendita dove i consumatori possono trovare i prodotti  Consilia.

Complessivamente sono 433 i punti vendita dove sono i prodotti Consilia  e nel dettaglio ci sono: 6 ipermercati, 43 mini iper e superstore, 66 supermercati grandi, 164 supermercati, 138 superette, 11 mini mercati e 5 cash and carry.  «Sono numeri che ci spingono a fare di più – ha aggiunto Rango –  e quindi ad aumentare il numero delle referenze che i consumatori potranno trovare a scaffale».

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