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Lucilla Danesi: dall’arte agli orti il passo non è mai stato così breve

Lucilla Danesi:  dall’arte agli orti il passo non è mai stato così breve
Lucilla Danesi: dall’arte agli orti il passo non è mai stato così breve

Lucilla Danesi: dall’arte agli orti il passo non è mai stato così breve

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Fabio Massi

Un’azienda di famiglia, un’innata curiosità e la consapevolezza della centralità della ricerca nel panorama agricolo moderno: sono queste le basi della maturazione professionale di Lucilla Danesi, responsabile commerciale del settore fragola per il mercato estero della Geoplant Vivai di Savarna (RA).

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Sui mutamenti del mondo del lavoro, nessun dubbio: “nel vivaismo come in qualunque altro settore, la discriminante è la rapidità. L’istantaneità della comunicazione è un valore aggiunto per una fornitura rispondente alle aspettative”.

Sul futuro prossimo – se non addirittura sul presente – le sue idee sono altrettanto chiare: “stiamo assistendo a un cambiamento radicale in atto già da tempo. Oggi uno dei nostri obiettivi dev’essere la garanzia sanitaria. Avere prodotti sani fa la differenza e spinge sul mercato i vivaisti capaci di adattarsi”.

La formazione classica ha sensibilizzato lo sguardo sul mondo che oggi rende Lucilla Danesi così appassionata al suo lavoro: “venivo da un percorso sognante ed evocativo. L’incontro con il pragmatismo era quello che mi serviva per ritrovare la giusta dimensione terrena”, in tutti i sensi.

La vera palestra professionale di Lucilla è stata senza dubbio la lezione del padre, Secondo Danesi, che nel 1982 avviò l’azienda individuale. Nell’attuale società agricola Geoplant Vivai Lucilla Danesi ha seguito tutto il cursus honorum, anche se la fragola ha sempre rappresentato il suo habitat. L’attaccamento alla ricerca, oltre che costituire un’inclinazione personale, è diventato ad un certo punto imprescindibile: “il mercato chiede sopra ogni cosa l’aggiornamento varietale. La ricerca e l’impegno nel breeding ci permettono di rimanere competitivi ma soprattutto di offrire al cliente un prodotto di qualità e unico sul mercato”. Da qui la scelta di non delocalizzare la produzione della fragola e, anzi, riportarla quasi interamente sul suolo ravennate: “avere tutto sotto controllo permette un maggior rigore sanitario e una gestione più agevole del lavoro. Il mercato riconosce la qualità superiore del prodotto made in Italy”.

Oggi Geoplant Vivai raccoglie i frutti delle varietà recentemente immesse nel circuito: Tea, Olympia e Fragolaurea, più la rifiorente Malga. Una selezione tardiva potrebbe aggiungersi già dal prossimo anno. “Il pubblico italiano è sempre più esigente, vuole il massimo risultato a livello gustativo e organolettico. La nostra sfida è continuare a soddisfarlo”.


Nella foto sopra: a sinistra Lucilla Danesi, Responsabile Commerciale Estero Geoplant per il settore fragola, e a destra Secondo Danesi, fondatore della Geoplant Vivai nel 1982. Sotto: di nuovo Lucilla Danesi.

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