Clai dona l’equivalente di 400mila pasti con il Banco Alimentare
Clai dona l’equivalente di 400mila pasti con il Banco Alimentare
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L’ormai storica collaborazione tra Clai e Banco Alimentare ha portato alla nascita di un’altra grande iniziativa all’insegna della solidarietà, che permetterà di distribuire 400mila pasti alle persone che attraversano una fase di difficoltà nella loro vita.
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«È stato un anno complesso – sottolinea Giovanni Bettini, presidente di Clai –. Per certi versi più difficile del 2020, perché una situazione di emergenza che si protrae troppo a lungo porta evidentemente ad acuire le situazioni di disagio esistenziale e, purtroppo, anche economico. In vista del Natale, ci è sembrato quindi quantomai opportuno realizzare un progetto che mettesse la persona e le sue esigenze primarie al centro del nostro impegno. È un onore e un piacere poter collaborare con una grande realtà come il Banco Alimentare, al quale ci lega un’amicizia ormai antica e in grado di generare sempre splendidi momenti di solidarietà».
"La felicità è condividere" è il payoff individuato per raccontare al meglio il senso di questa nuova operazione solidale, attraverso cui ogni consumatore potrà decidere di contribuire nella misura che ritiene adeguata a offrire un momento di ristoro a persone meno fortunate. Per prendere parte all’iniziativa basta recarsi all’interno di supermercati e salumerie, tra l’8 dicembre e il 30 gennaio 2022, e acquistare qualsiasi prelibatezza a marchio Clai. Carni e salumi; in reparto o al banco: ogni prodotto della Cooperativa imolese contribuirà a sostenere il progetto.
Per poter espandere ulteriormente la platea dei possibili “acquirenti solidali”, è coinvolto anche il canale Amazon della cooperativa imolese: tutti gli acquisti effettuati online rientreranno infatti nel progetto avviato col Banco Alimentare, conoscendo immediatamente la quantità di pasti equivalenti che genererà il singolo acquisto. In più, sarà possibile acquistare la “Special Box Clai”, una confezione regalo con all’interno il salame senza conservanti Imola 1962, che contribuirà alla distribuzione di 50 pasti donati.
Decisivo per questo progetto è poter fare affidamento su una struttura solida come quella implementata nel corso degli anni dal Banco Alimentare, che conta oggi su una schiera di quasi 1.900 volontari e oltre 7.500 strutture caritative convenzionate che, nel solo anno 2020, hanno permesso di aiutare più di 1,6 milioni di persone, distribuendo 100mila tonnellate di cibo.
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