Caviro pubblica il sesto bilancio di sostenibilità

Caviro pubblica il sesto bilancio di sostenibilità
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Gruppo Caviro pubblica il sesto bilancio di sostenibilità relativo al 2024, tracciando un anno di importanti risultati economici, ambientali e sociali.
«Per Caviro, la sostenibilità è una responsabilità concreta che si traduce nella tutela del territorio, nella valorizzazione del lavoro e nel rispetto dell’ambiente – ha sottolineato Carlo Dalmonte, presidente del Gruppo Caviro –. In quanto rappresentanti di una filiera che coinvolge oltre 14 mila viticoltori italiani, sentiamo anche il dovere di promuovere una corretta informazione sul vino, parte integrante della nostra cultura e del nostro patrimonio. In quest’ottica, per esempio, abbiamo scelto di aderire al programma internazionale Wine in moderation, avviando iniziative volte a diffondere una cultura del consumo responsabile, in linea con i principi di equilibrio, consapevolezza e rispetto. Il nostro bilancio di sostenibilità racconta questo impegno, testimoniando una visione d’impresa orientata al lungo termine e al benessere collettivo».
Partendo dall’Agenda Onu 2030, la strategia del Gruppo si declina attraverso azioni concrete su dieci dei 17 obiettivi previsti, grazie a iniziative e progetti di ampio respiro, intercettando i temi materiali su cui si concentra maggiormente la sensibilità dell’azienda e dei suoi stakeholder e contribuendo al raggiungimento delle priorità globali su clima, risorse, lavoro, economia circolare e comunità sostenibili. In termini di investimenti, che nel fiscal 2023/2024 sono stati complessivamente 28 milioni di euro (+6% vs 2022/2023), il 45% è stato dedicato ad ambiti Esg.
Ecosistema circolare
Il cuore dell’approccio ambientale di Caviro risiede nel suo modello concreto di economia circolare, che valorizza ogni sottoprodotto del ciclo produttivo con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e generare nuove risorse da ciò che normalmente viene considerato scarto.
Caviro processa oltre 110.000 tonnellate di sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e materie tartariche) per ottenere prodotti nobili come alcol di seconda generazione, acido tartarico, vinaccioli, enocianina e altri estratti. Ritira inoltre scarti agroalimentari e vegetali (in tutto più di 500.000 tonnellate) che rigenera attraverso i processi di digestione anerobica per la produzione di biogas, compostaggio e valorizzazione energetica.
Attraverso la rigenerazione degli scarti, infatti, Gruppo Caviro produce energia rinnovabile che permette un risparmio emissivo di quasi 80.000 tonnellate di CO₂ equivalente. Nello specifico: 90.000.000 kWh di energia elettrica, 75.000.000 kWh di energia termica e 101.000.000 kWh di biocarburanti. Fiore all’occhiello del 2024 è stata l’inaugurazione a Forlì del più grande impianto agrivoltaico avanzato su vigneto in Italia, in collaborazione con il mondo della ricerca. Il progetto permette di produrre energia rinnovabile e di studiare gli effetti della protezione della vite sulla resa e la qualità della pianta.
Forte anche l’impegno per la riduzione dell’impronta idrica, attraverso azioni concrete e scelte responsabili come l’installazione di tecnologie sempre meno idroesigenti, il monitoraggio dei consumi e il reimpiego di acque di processo dopo idonei trattamenti. Il risultato sono 543 milioni di litri di acqua recuperati nel 2024, che hanno evitato il prelievo da falda e che coprono il 40% del fabbisogno idrico del Gruppo.
Solidità economica
Nell’anno fiscale 2023/2024 Caviro ha registrato un fatturato consolidato di 385 milioni di euro, confermando la propria posizione di riferimento nel settore agroalimentare italiano. L’Ebitda ha registrato una crescita del 3% rispetto all’esercizio precedente, segnale di un percorso di sviluppo solido e sostenibile.
Il valore economico generato ha raggiunto i 420 milioni di euro, di cui oltre il 90% è stato redistribuito ai vari stakeholder: soci, lavoratori, fornitori, enti pubblici e comunità locali. Questo dato sottolinea il forte impatto della cooperativa sul tessuto socioeconomico dei territori in cui opera. Caviro è infatti espressione della forza dell’agricoltura cooperativa italiana: 14.900 viticoltori in otto regioni, 34.100 ettari di vigneto e una produzione di 460.000 tonnellate di uva, che rappresentano oltre il 9% del totale nazionale. Un presidio vitivinicolo diffuso, che rende Caviro la più grande cantina d’Italia e uno degli attori principali del comparto europeo.
Responsabilità sociale
La sostenibilità di Caviro è anche sociale. L’impegno verso le comunità si è tradotto in una serie di iniziative a sostegno di progetti sociali e sanitari, in collaborazione con enti locali e organizzazioni non profit; attività sportive e giovanili, per promuovere stili di vita sani e inclusivi; valorizzazione dell’arte, della cultura e del paesaggio, rafforzando l’identità territoriale; tutela ambientale e rigenerazione urbana, con focus su biodiversità e resilienza locale.
Nel 2024 il Gruppo è stato inoltre riconosciuto come ambasciatore ufficiale di Wine in moderation, il programma internazionale per la promozione del consumo responsabile di vino. Una scelta coerente con i valori cooperativi e con l’attenzione al benessere dei consumatori. In questa direzione va la scelta di esplorare una categoria di beverage diversa dal vino con basso grado alcolico. Da qui nasce la linea ready to drink low alcool (6,5%) di Tavernello Spritz, ovvero cocktail aromatizzati a base di prodotti vitivinicoli fatti con aromi naturali, dal classico gusto Orange Spritz agli aromi Lime, Pesca e Sangria. La linea è stata pensata sia per il canale della Grande Distribuzione nel mercato nazionale che per i mercati internazionali.
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