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Parola d’ordine “filiera”. Unifrigo Gadus punta su stabilità, sostenibilità e trasparenza

Parola d’ordine “filiera”. Unifrigo Gadus punta su stabilità, sostenibilità e trasparenza
Andrea Eminente, amministratore delegato Unifrigo Gadus

Parola d’ordine “filiera”. Unifrigo Gadus punta su stabilità, sostenibilità e trasparenza

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Maria Teresa Giannini

 A Seafood Expo, Slowfish e Tuttofood Unifrigo Gadus ha annunciato nuovi prodotti e la centralità dell’idea di filiera.

Si tratta di un concetto che sarà sempre più cruciale pur in un settore tradizionalmente riluttante al cambiamento.

L’assenza di una filiera stabile, sostenibile e trasparente, espone alcuni tipi di pesce, soprattutto baccalà e stoccafisso, a pesanti oscillazioni di prezzo e ciò li rende meno affidabili per la Gdo, che su di essi non riesce a impostare una programmazione di medio-lungo periodo e rinuncia a proporli al pubblico, preferendo altri prodotti come il salmone di allevamento. La sostenibilità, in particolare, per Unifrigo Gadus già da tempo non è più solo un aspetto accessorio ma un punto di partenza minimo per selezionare fornitori e progetti in chiave di Esg.

Una filiera attenta alle tematiche socio-ambientali, come emerge dai dati di mercato, è ciò che oggi permette a un’azienda di farsi apprezzare maggiormente dai consumatori e di catalizzare finanziamenti da parte di p.a. e istituti di credito, dunque è essenziale per distinguersi rispetto ai competitors.

È necessario, quindi, che ogni attore della filiera identifichi i partner giusti: accordi con produttori di alta qualità da una parte e mercati di sbocco dall’altra.

Questo è particolarmente evidente nel segmento del baccalà e dello stoccafisso. Per citare l’amministratore delegato Andrea Eminente «a differenza di altri prodotti ittici, baccalà e stoccafisso vengono ancora proposti come 100 anni fa, senza tenere conto del cambiamento delle esigenze e dei gusti della clientela. Quindi, pur essendo di assoluta eccellenza, spesso fanno fatica a essere percepiti come appetibili da parte dei consumatori». 

A proposito di novità, le fiere già citate hanno registrato una grande curiosità verso l’innovativo tonno in busta (con e senza euroforo), che secondo l’ad Eminente sarà “prodotto dell’anno”: questo tipo di confezione, infatti, oltre a ridurre sensibilmente la quantità d’olio d’oliva impiegato e a consentire di contenere i prezzi, ridisegna l’esperienza d’acquisto da parte del cliente, il quale non troverà più il pesce a scaffare ma in altre zone del supermercato, sentendo quasi “obsoleti” la scatoletta e il vasetto di vetro.

Unifrigo Gadus è tra i pochi ad aver optato per cambiare rotta. Lo ha fatto con i prodotti, come quello appena citato, ma anche su altri fronti, come la destagionalizzazione del baccalà.

Del resto innovare non è più questione di crescita ma di sopravvivenza.

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