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Barilla, pomodoro e basilico sempre più sostenibili

Barilla, pomodoro e basilico sempre più sostenibili

Barilla, pomodoro e basilico sempre più sostenibili

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Vincenzo Lorusso

Sono oltre 100.000 le tonnellate di pomodoro italiano che vengono lavorate e che poi Barilla trasforma ogni anno in salse e sughi e oltre 6.500 le tonnellate di basilico 100% italiano che diventano pesto.

Proprio il basilico 100% italiano nasce principalmente nei campi coltivati vicino allo Stabilimento di Rubbiano a Parma, in piena Food Valley, dove si preparano sughi e pesti con vasetti 100% riciclabili.

«Il basilico viene seminato in primavera, per essere raccolto d’estate: con la raccolta si parte al mattino presto, poiché bagnate dalla rugiada le foglie mantengono tutte le qualità in vista della trasformazione. Viene colto a 15 cm perché interessa il rapporto foglia-gambo, ma anche la croccantezza e il profumo intenso. Il nostro clima e il nostro suolo conservano le caratteristiche migliori per questo tipo di coltivazione» – ha commentato Simone Bernardi, titolare dell’azienda Agricola Bernardi di Collecchio (Pr).

«Il pomodoro nella zona di Parma e Piacenza è il filo conduttore della nostra vita. Per un prodotto eccellente il terreno non deve mai scendere al di sotto dei 13°C nemmeno durante la notte. Le piantine, invece, devono essere poste nel terreno in primavera, tra aprile e maggio, quando la temperatura è di 20-25°C. Il nostro è un impegno costante durante tutto l’anno per garantire un raccolto di qualità» – ha commentato Giuseppe Bonati, titolare dell’azienda agricola La Felina di Felino (PR).

Il pomodoro e il basilico utilizzati dall’azienda si contraddistinguono per la loro origine italiana, per la profonda integrazione con gli agricoltori del territorio (sono 37 i fornitori che collaborano con Barilla nella filiera del basilico) e per l’alta specializzazione e competenza nelle tecnologie di trasformazione. Barilla si impegna da anni ad acquistare materie prime da filiere responsabili e sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Alla base, c’è la volontà del Gruppo di stabilire rapporti di lavoro duraturi con i propri fornitori, fondati sul dialogo, sulla trasparenza e sulla soddisfazione delle controparti. Sono infatti l’eccellenza della qualità, il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente alcuni dei criteri utilizzati nella selezione dei collaboratori.

Inoltre, per quanto riguarda il pomodoro per il mercato italiano ed europeo, Barilla acquista le materie prime da primari trasformatori italiani, che lavorano pomodori 100% made in Italy. Tutti sono certificati Global Gap o seguono i disciplinari di produzione integrata regionali, a garanzia dell’applicazione di pratiche agricole sostenibili e responsabili.

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