Vip guarda ai giovani per dare un futuro alla frutticoltura
Vip guarda ai giovani per dare un futuro alla frutticoltura
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VIP guarda ai giovani per dare un futuro importante alla frutticoltura della Val Venosta e pone il tema delle risorse umane tra i suoi obiettivi strategici.
Afferma infatti il direttore generale del Consorzio, Martin Pinzger: "Per continuare ad essere partner affidabili dei nostri produttori associati e dei nostri clienti dobbiamo essere realisti, coerenti e coscienti dei rischi di questa fase delicata in cui al tema del cambiamento del clima si abbina una criticità che possiamo chiamare demografica ovvero relativa alle persone disposte a spendersi in agricoltura e non solo a livello di manodopera ma di persone specializzate e disponibili ad assumersi responsabilità nelle aziende agricole. Ciò va detto in tutta onestà perché questi, in prospettiva, sono i veri problemi del nostro settore se non reagiamo oggi per rendere la nostra attività e il nostro ambiente ancora più attrattivi di quanto non lo siano già”.
"Abbiamo valori, una forte identità legata al territorio, una grande specializzazione - precisa il direttore generale di VIP - ma sbaglieremmo se non facessimo una riflessione su questi argomenti. Rispetto alla manodopera, se vogliamo, abbiamo una fortuna. Da una parte la parcellizzazione delle nostre aziende agricole può ritenersi spaventosa, con 1.600 unità produttive su 5.200 ettari, dunque con una media di poco superiore ai 3 ettari per azienda. Ma la piccola azienda di famiglia può assorbire meglio di qualsiasi altra lo stress da carenza di manodopera, portando avanti con le sue forze molte delle attività e cercando un sostegno esterno solo nei picchi della raccolta. Viene in aiuto anche l’ampio assortimento varietale che abbiamo in Valle e che permette di diluire nel corso dei mesi la raccolta. Se dovessimo contare su aziende di grandi dimensioni rischieremmo invece il blocco delle attività da un giorno all’altro. Non dobbiamo però cullarci su questa piccola grande fortuna. Per sostenere i nostri programmi e avere un futuro dobbiamo contare, qui come in tante altre zone produttive, sul fatto che i giovani si mettano in pista, consapevoli che, nonostante tutte le innovazioni e le tecnologie, da ultima l’intelligenza artificiale, che vengono in aiuto, la melicoltura non è una passeggiata”.
VIP può garantire ai giovani un contesto specializzato e strutturato in cui produrre una rinomata agricoltura di montagna. "Siamo in grado di adattarci con elasticità e tempestività alle evoluzioni del mercato - riporta il direttore Pinzger - cogliendo le opportunità a beneficio degli associati. Abbiamo assistito alla evoluzione positiva del mercato europeo verso una continua espansione della produzione interna anche d’estate a seguito del progressivo declino delle quantità importate dall’Emisfero Sud. Seguiamo con la massima attenzione i cambiamenti in atto nella distribuzione, che vede protagonisti la GDO e sempre più i discount, adattandoci alle sue esigenze sia con l’assortimento che con il servizio. Abbiamo impianti sempre più protetti da irrigazione anti-brina, irrigazione a goccia, reti anti-grandine e quanto di più avanzato possa oggi essere messo a disposizione della produzione agricola".
In una prospettiva che guarda al futuro, avendo presente la sostenibilità economica nei confronti di soci e clienti, VIP guarda anche alle alleanze all’interno del sistema generale della melicoltura. “Non dobbiamo dimenticare - sottolinea infatti Martin Pinzger - che non ci muoviamo da soli ma nell’ambito del sistema cooperativistico in cui la grande maggioranza del settore melicolo italiano si riconosce avendo tematiche analoghe da gestire e affrontare. Dobbiamo fare perno sulle OP e rafforzare i legami attorno ad Assomela in prospettiva futura".
Ancora sul futuro, un elemento caratterizzante della Val Venosta, che può rivestire un fascino particolare per i giovani sensibili alle tematiche ambientali: "Crediamo nel futuro del biologico - conclude Pinzger - e nel continuare ad affermare la nostra posizione di leader in Europa in termini di quantità, qualità e servizio. Difendiamo le superfici dedicate al bio e possiamo dire che, usciti da una fase non facile per la produzione, la nostra fiducia nel bio è stata premiata e oggi ci troviamo ad archiviare un’annata soddisfacente, così come soddisfacente è stata la campagna della produzione integrata".
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