Con Massimo Bravo, country manager food&beverage e horeca di Epta, abbiamo scoperto le ultime novità presentate in fiera, con un focus sulle caratteristiche green delle nuove vetrine.

Con Massimo Bravo, country manager food&beverage e horeca di Epta, abbiamo scoperto le ultime novità presentate in fiera, con un focus sulle caratteristiche green delle nuove vetrine.
di Federica Bartoli
Migliorare l'efficienza della catena di approvvigionamento dei prodotti alimentari freschi e ridurre l'impatto ambientale dei processi logistici: questi gli obiettivi della partnership consolidata tra la Cooperativa Agricola OrtoRomi, player italiano nel mercato dell’ortofrutta, Ifco – fornitore globale di cassette riutilizzabili (Rpc) per la catena di approvvigionamento alimentare del fresco – e Alì, azienda della Grande Distribuzione Organizzata, con 117 punti vendita tra Veneto e Emilia Romagna.
I primi dati registrati in Italia – anche se relativi ai soli consumi domestici – evidenziano come nel 2023 il comparto dei prodotti surgelati abbia confermato la propria solidità mostrando una sostanziale tenuta dei consumi tra le mura domestiche, che hanno raggiunto quota 645mila tonnellate. Un dato incoraggiante (in attesa dei numeri definitivi, che includeranno anche il fuori casa), soprattutto se rapportato al 2019, anno antecedente l’inizio della pandemia, quando il consumo di frozen food si era attestato a 589mila tonnellate.
Era il 1998 quando Orogel lanciava Verdurì, il primo passato di verdure surgelato in gocce, un prodotto che avrebbe conquistato migliaia di consumatori fino a diventare il più venduto nella sua categoria.
di Federica Bartoli
Deutsche Bank ha lanciato un programma di finanziamento legato alla sostenibilità per la supply chain di Epta: si tratta del primo programma di questo tipo per il Gruppo specializzato nella refrigerazione commerciale ed è stato progettato per assegnare incentivi finanziari ai partner di Epta al fine di migliorare le loro prestazioni in termini di sostenibilità.
In un contesto mondiale di urbanizzazione massiva che prevede entro il 2050 la migrazione del 68% della popolazione mondiale nelle grandi metropoli, è chiara la volontà di un ritorno alla prossimità, che si traduce nella creazione di piccoli district ripensati a livello di spazi e servizi, come progetti di ripianificazione urbana orientati alla “città dei 15 minuti”.