Tre anni di lavori e 25 milioni per l'outlet Brenner
Tre anni di lavori e 25 milioni per l'outlet Brenner
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di Luca Salomone
Entra nei dettagli il piano di Promos, che ne è promotore e gestore, per la ristrutturazione dell’Outlet center Brenner, collocato, appunto, a Brennero in provincia di Bolzano.
L’investimento complessivo supera i 25 milioni di euro, già completamente finanziati, e prevede la realizzazione di 2 nuove aree, più una esterna, e interventi che incidono su una superficie lorda affittabile di 4 mila metri quadrati.
Un grande potenziale
Inaugurato nel 2007 il complesso è posizionato in una zona strategica, ovvero al confine tra Italia ed Austria, con un potenziale turistico di 20 milioni di persone, nonché sulla A22, arteria autostradale che mette in connessione la Pianura Padana con la Germania e per questo è interessata da un traffico di 50 milioni di veicoli all’anno.
Con una superficie di 16 mila mq, Brenner ospita oggi 4 attività alimentari (Loacker cafè, Lindt, Illy e Yo! Frozen yogurt) e 70 negozi fra abbigliamento accessori, calzature, cosmesi e profumeria, casa, sport, fino alle insegne locali.
Visitato da oltre 2,2 milioni di persone l’anno, che si fermano in media 3 ore e mezza, viene oggi scelto, per il 70%, da turisti provenienti da Germania e Austria e per il 20% da italiani.
Il nuovo progetto, di fatto ai nastri di partenza, durerà tre anni e si svilupperà in due fasi.
Due passaggi in cantiere
La prima concerne la creazione di una moderna food court, dotata anche di una zona esterna (un ‘anfiteatro’ di 300 mq), mentre, a seguire, da settembre 2025 a luglio 2026, ci sarà il vero e proprio restyling, con realizzazione di una piazza centrale di 2.400 mq animata da 10 tenant di fascia alta.
I nuovi marchi saranno in tutto 16, aggiungendo 6 ingressi per la gastronomia, che andranno a sostituire un supermercato, già dismesso, di 1.400 metri quadrati.
«Per gli interni ci siamo lasciati ispirare dal contesto alpino, che abbiamo inserito nell’architettura esistente, attraverso un gioco di materiali, colori e luci – racconta Adolfo Suarez, noto architetto e partner dello studio L22 -. Forme geometriche, materiali caldi e cromie ‘montane’ sono stati declinati affinché conferissero un carattere domestico e familiare ai diversi spazi. L’intervento si è concentrato anche sulla facciata esterna che diventerà, in corrispondenza della food court, completamente vetrata. Questo permetterà di avere luce naturale negli spazi interni, come se si trattasse una grande ‘lanterna’ che richiama il pubblico».
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