To Dream Torino diventa realtà con i primi 56 negozi
To Dream Torino diventa realtà con i primi 56 negozi
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di Luca Salomone
Fischio di inizio per To Dream, a Torino Corso Romania, intervento di rigenerazione urbana da 270 mila mq guidato, nella zona nordorientale della città, da Realia, Master retail e dagli architetti e ingegneri di L22 retail.
Qui, nell’ex area Michelin, la società Romania sviluppo, ha investito 250 milioni di euro.
Quelli che debuttano
L’elemento del commercio – 45 mila mq Gla, 107 punti vendita a e 12 milioni di visitatori a regime – ha debuttato, il 13 aprile, con la fase uno: 25 mila mq di open mall, 56 Pdv, grandi e piccoli, che spaziano su abbigliamento, casalinghi, libri, attrezzature sportive, beauty, oltre alla food court con i suoi 14 ristoranti, destinati a salire a ventiquattro.
Fra le molte insegne, sbarcate nei giorni scorsi, citiamo New Yorker, marchio nato in Germania, negli anni Ottanta, e oggi fra i maggiori esponenti del pronto moda, con oltre 1.160 punti vendita in 47 Paesi.
E poi King, importante catena italiana dello sportivo con una ventina di insediamenti: nata nel 2003, ha battezzato, a To Dream, il suo negozio nella città, nonché quarto in Piemonte, dopo quelli di Beinasco (Centro Le Fornaci), Settimo Torinese (Settimo Cielo retail park) e Vercelli.
E ancora Conté, marchio di calzature fondato dalla famiglia Musso (Biella Scarpe), con 22 monomarca nel Nord Italia. Sempre per il fashion ci sono, poi, H&M, Ovs, Kiabi e Piazza Italia.
La cosmesi, dal canto suo, alligna nomi affermati, come quelli di Douglas (370 profumerie nel nostro Paese) e della tedesca Dm drogerie markt: quinto Pdv torinese e una rete italiana di circa 70 negozi specializzati, oltre che nell’igiene e bellezza, in alimenti bio, integratori, infanzia, casa e pet.
Non meno interessanti Portobello - solo prodotti di marca a prezzi molto convenienti -, Kasanova, Jysk, Dondisalotti, Carillo (quinto store diretto), Miniso (5 mila vetrine nel mondo e più di 20 nel Bel Paese), Flying Tiger Copenhagen, Mondadori, Pandora e Marlù gioielli.
I prossimi passaggi
La food-court propone, citando a spanne, un chiosco Cremamore (gelato), Caffè Vergnano 1882, una pizzeria Rom’antica (gruppo Finiper), Kebhouze, Löwengrube, Billy Tacos (il tex mex di gruppo Roadhouse) …
Nella seconda fase (autunno 2023) l’offerta si arricchirà di altri 20 mila metri quadrati. Arriveranno Zara, Primark, Calzedonia, Foot Locker, JD Sports e, per l’alimentare, Rossopomodoro, Old Wild West e Signorvino.
La terza, e ultima, fase di si concluderà nella seconda metà del 2024. Fra le tante novità ci saranno Roadhouse, un self-service Flunch e Wagamama, catena inglese di cibo asiatico, sviluppata in Italia da Percassi.
L’ultimo passaggio del progetto vedrà anche il completamento del retail park – altri 17 mila mq - con Decathlon, Conad, Arcaplanet, Deichmann ed Euronics.
Infine saranno pronti il terzo hotel italiano (dopo quelli di Venezia e Roma) di Courtyard by Marriott, 120 camere, una vasta area fitness di Virgin, una pista su tre livelli di Hollywood Kart, Monkey Town (gioco indoor) e un multisala Starplex.
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