Portobello verso i cinquantadue negozi
Portobello verso i cinquantadue negozi
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Portobello lanciatissimo verso la crescita: la catena in franchising di origine romana, che vende prodotti non alimentari, di marca a prezzi convenienti, ha infatti sottoscritto un accordo per l’apertura di un nuovo maxistore a Roma di 1.
50 metri quadrati, che sarà ubicato nel centro commerciale La Romanina (32.000 mq di superficie Gla) di Klépierre.
Dopo l’inaugurazione del punto vendita di Ancona (Le Grotte center), a luglio 2021, la catena ha raggiunto una superficie complessiva di 6.500 mq, ai quali si sommeranno gli altri opening del 2021, i quali porteranno il totale rete a 13.130 mq, pari a 52 negozi equivalenti del formato di 250 metri quadrati.
Il piano di sviluppo proseguirà nel 2022, focalizzandosi su primari siti, già contrattualizzati, con un focus particolare sulle vie ad alta pedonalità e, di nuovo, sui centri commerciali.
Sono quattro le grandi categorie offerte dall’insegna: casalinghi, elettronica e regali, tessile e abbigliamento, cura della casa e della persona.
La formula di Portobello è molto speciale: il gruppo, fondato a Roma nel 2016 e quotato al segmento Aim di Borsa Italiana, baratta spazi pubblicitari (settore nel quale è leader) contro merce – il cosiddetto ‘media barter’ – e dunque può adottare una scala prezzi sempre competitiva.
In questo modo la società, articolata nelle divisioni media, retail e B2B, ha raggiunto nel 2020, ricavi di 64 milioni di euro, un Ebitda di 10,9 milioni e un utile netto di 6 milioni.
Portobello, molto diffuso nella Capitale, è attivo, fra l’altro anche a Milano, in Corso Buenos Aires, Corso Genova e Via Torino – tutte strade centrali e ad alta frequentazione commerciale -, a Viterbo, Frosinone e, come detto, nelle Marche.
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